Ronde sulle spiagge, passeggiate lungomare e una foto di gruppo nel punto in cui lo scorso agosto, a Rimini, avvenne lo stupro di due ragazzi polacchi. Il tutto con la collaborazione dei rappresentanti del National Radical Camp, partito che in Polonia si rifà esplicitamente a un movimento di ispirazione fascista attivo negli anni ‘30. L’iniziativa, organizzata della sezione locale di Forza Nuova Rimini, è stata pubblicizzata con forza dagli stessi esponenti di estrema destra sui propri account social. “una buffonata in camicia nera da parte di dieci scappati di casa che si sono messi in fila per un selfie fascista”. E dalla Questura arriva un messaggio chiaro, dopo che gli esponenti di Forza Nuova hanno detto di non aver gradito la presenza delle forze di polizia al seguito (“Dispiace per il disagio arrecato dalle forze di polizia al nostro seguito”, ha dichiarato il dirigente Fn Mirco Ottaviani): “È una frase pesante ed è la dimostrazione che la sicurezza la fa lo Stato, non il cittadino che decide di fare la passeggiata”, replica il questore Maurizio Improta.

“Sono un gruppo di scappati di casa che non conosce nulla della storia di questa città. Diventano i soldati penosi di un clima italiano intollerante e privo di memoria che va contrastato”.