Fòssoli
- 12 luglio 1944
Li hanno
ammazzati tutti!
Questa mattina,
all'alba, li hanno ammazzati come
cani, poveri fratelli
miei! È terribile!
La
notte,
ci
siamo
buttati sul
pagliericcio
con
la tremenda
certezza
che
non
avremmo
veduto
più i nostri
compagni
e
le
diverse
voci,
le
atroci
indicazioni
che
avevamo
potuto
raccogliere,
ci
risuonavano
ancora
nelle
orecchie
e ci
martellavano
cuore
e cervello,
tenacemente,
esasperanti.
All'alba,
li hanno
ammazzati
...
Al
Poligono
di
Carpi
...
li hanno
buttati
nella fossa
scavata
dagli
ebrei
...
li hanno
spogliati
degli
oggetti
personali
che
potevano
facilitare
l'identificazione
...
poi
li
hanno coperti
con
uno spesso
strato
di calce
perché
si
decompongano
più celermente
...
e hanno
fatto
gettare
sementi
sulla
terra
che
ha
ricoperto
la
fossa.
Pare
che
siano
accorsi
dei
preti
(o
il
Vescovo),
che
abbiano
chiesto
almeno
di
poter
benedire
i
morti
... sono
stati
brutalmente
respinti,
ammoniti
di badare
ai
fatti
loro
... perché
da
quelle
parti non c'era nulla che li potesse riguardare ...
e siccome non se ne andavano, hanno puntato le armi.
I
nomi dei 67 martiri trucidati nel Poligono di tiro di Cibeno,
frazione a circa 3 km a nord di Carpi, del 12 luglio 1944:
Andrea
Achille, Vincenzo Alagna, Enrico Arosio, Emilio Baletti, Bruno
Balzarini, Giovanni Barbera, Vincenzo Bellino, Edo Bertaccini,
Giovanni Bertoni, Primo Biagini, Carlo Bianchi, Marcello Bona,
Ferdinando Brenna, Luigi Alberto Broglio, Francesco Caglio, Emanuele
Carioni, Davide Carlini, Brenno Cavallari, Ernesto Celada, Lino
Ciceri, Alfonso Marco Cocquio, Antonio Colombo, Bruno Colombo,
Roberto Culin, Manfredo Dal Pozzo, Ettore Dall’Asta, Carlo De
Grandi, Armando Di Pietro, Enzo Dolla, Luigi Ferrighi, Luigi
Frigerio, Alberto Antonio Fugazza, Antonio Gambacorti Passerini,
Walter Ghelfi, Emanuele Giovanelli, Davide Guarenti, Antonio Ingeme,
Sas Jerzj Kulczycki, Felice Lacerra, Pietro Lari, Michele Levrino,
Bruno Liberti, Luigi Luraghi, Renato Mancini, Antonio Manzi, Gino
Marini, Nilo Marsilio, Arturo Martinelli, Armando Mazzoli, Ernesto
Messa, Franco Minonzio, Rino Molari, Gino Montini, Pietro Mormino,
Giuseppe Palmero, Ubaldo Panceri, Arturo Pasut, Cesare Pompilio,
Mario Pozzoli, Carlo Prina, Ettore Renacci, Giuseppe Robolotti,
Corrado Tassinati, Napoleone Tirale, Milan Trebsé, Galileo Vercesi e
Luigi Vercesi.
Erano
uomini con le esperienze più varie, di tutte le professioni, di
tutte le regioni, dai 16 ai 64 anni.
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