di L.T. - contropiano
La rete muove richieste anche verso gli Stati Membri, in particolare
si richiede un stop al processo di omissione di soccorso in mare, che i
paesi dell’Unione Europea si assumano le loro responsabilità attraverso
la ricerca e il soccorso in mare e un piano strutturale e non
emergenziale per l’accoglienza, garantendo inoltre delle vie legali e
sicure di migrazione.
all’esterno della sede del ministero, erano già presenti due camionette della polizia e una dei carabinieri, i quali vietavano l’accesso a chi volesse portare sostegno e solidarietà e unirsi alla protesta.
Protesta alla quale ha partecipato anche l’ex senatore Manconi, insieme a Riccardo Magi (radicali) e il fumettista Zerocalcare.
Oltre a vietare ai manifestanti rimasti fuori l’accesso, la polizia ha vietato anche che dall’esterno si
potesse passare acqua e cibo a chi era all’interno da questa mattina, sostenendo che qualora avessero voluto bere o mangiare avrebbero potuto farlo all’esterno e poi rientrare, previo mostrare i documenti.
Sempre oggi, alle 11, era previsto un incontro tra il portavoce del Ministero dei Trasporti e l’associazione Progressi (presente anche Giuliana Sgrena), la quale ha raccolto e consegnato le firme tramite una petizione, chiedendo l’apertura dei porti.
Una delegazione di attivisti e attiviste è stata ricevuta dal ministero, che però non ha dato risposte soddisfacenti, motivo per il quale la protesta è continuato nonostante la minaccia di sgombero della polizia che si è materializzato intorno alle 14.00
all’esterno della sede del ministero, erano già presenti due camionette della polizia e una dei carabinieri, i quali vietavano l’accesso a chi volesse portare sostegno e solidarietà e unirsi alla protesta.
Protesta alla quale ha partecipato anche l’ex senatore Manconi, insieme a Riccardo Magi (radicali) e il fumettista Zerocalcare.
Oltre a vietare ai manifestanti rimasti fuori l’accesso, la polizia ha vietato anche che dall’esterno si
potesse passare acqua e cibo a chi era all’interno da questa mattina, sostenendo che qualora avessero voluto bere o mangiare avrebbero potuto farlo all’esterno e poi rientrare, previo mostrare i documenti.
Sempre oggi, alle 11, era previsto un incontro tra il portavoce del Ministero dei Trasporti e l’associazione Progressi (presente anche Giuliana Sgrena), la quale ha raccolto e consegnato le firme tramite una petizione, chiedendo l’apertura dei porti.
Una delegazione di attivisti e attiviste è stata ricevuta dal ministero, che però non ha dato risposte soddisfacenti, motivo per il quale la protesta è continuato nonostante la minaccia di sgombero della polizia che si è materializzato intorno alle 14.00
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