L'accordo va respinto, MA CON LA LOTTA SUBITO!
Lo
schema di accordo presentato il 10 maggio da Calenda su numeri di
assunzioni e condizioni contrattuali e nella divisione di operai in
serie A e serie B è peggiorato. In questa ultimo scorcio di trattativa,
pertanto, il governo/Calenda le uniche pressioni le ha fatto verso i
sindacati - quindi, quella di giovedì, è stata una finta ripresa di
trattativa, in cui una parte, Mittal, doveva solo avere e l'altra parte,
i lavoratori, dovevano solo dare.
Cosa prevede il piano:
1)
le assunzioni restano solo 10mila, con 3800 esuberi. Le assunzioni in
AmInvestco vengono fatte ex novo, le garanzie di Calenda che la
discontinuità sarebbe solo formale e che ai lavoratori verrebbero
riconosciuti i diritti pregressi, non è così, sia perchè ora non c’è una
voce retributiva (premio di
risultato), ma soprattutto perchè passati 5
anni Mittal può licenziare, e quindi rientrerebbe dalla finestra la
cancellazione dell'art.18 prevista dal jobs act;
2) Il premio di
risultato viene dato solo dal 2021 (quindi, per tre anni la retribuzione
è comunque ridotta del 5%); poi verrà rinegoziato sulla base di
parametri stabiliti dall'azienda e subordinati a più lavoro;
3) I
licenziamenti collettivi possibili dopo 5 anni, sono evidentemente per
permettere ad ArcelorMittal di passare da 10mila a 8500 operai nel 2023;
in ogni caso si concede a Mittal di utilizzare nella fase organizzativa
Cigs e contratti di solidarietà; quindi una parte degli operai pur
assunti dalla AM Investco potrebbero trovarsi subito in cigs
4)
l'accordo prevede una divisione nella divisione degli operai già
prevista in precedenza. Ora, però, si opera un'altra differenziazione:
1500
lavoratori andrebbero ad una nuova società denominata "Società per
Taranto" costituita da Ilva e da Invitalia, questi lavoratori in cigs
sarebbero impegnati a rotazione in attività trasferite a questa società
da Am Investco; quindi il lavoro di questi 1500 operai è subordinato a
se e quando Mittal passa delle attività (quali attività? Togliendole
agli operai dell’appalto?), e comunque questo "impegno" durerebbe solo
fino a giugno 2021, cioè solo per 3 anni.
I restanti 2300 lavoratori
rimarrebbero in carico all'Amministrazione straordinaria, ma solo per la
durata del piano ambientale e industriale e con ampio utilizzo della
cig ("che comporta - dice l'accordo - una riduzione media della
retribuzione del 10%" - ma è di più come gli operai già sanno); qui
viene messo il contentino che, se e quando AM Investco avesse bisogno di
nuove assunzioni, il lavoratore potrebbe passare alle sue dipendenze.
Dopo,
c'è solo un impegno generico della "società per Taranto", delle società
del gruppo Ilva, del Mise e Min del Lavoro e della Mittal a trovare
soluzioni occupazionali;
Di fatto non si parla neanche più
dell’utilizzo dei 3.331 operai in esubero nei lavori di bonifica (che
era comunque una idea balzana che metteva gli operai in concorrenza con
gli operai dell’appalto o addirittura coi disoccupati);
5) per i
lavoratori dell'indotto non c'è niente di niente! Nessuna occupazione,
perderebbero il lavoro e basta; c'è solo un generico impegno per AM
Investoco a preferire le aziende locali a parità di costo e di qualità
di fornitura;
6) il governo darebbe incentivi per licenziamenti
"volontari", autoimprenditorialità, accompagnamento alla pensione (che
per l’età media degli operai Ilva vuol dire tanti anni ancora) per un
massimo di 100mila euro a lavoratore, ma "da modulare in funzione della
permanenza in Cigs", quindi più stai in cigs meno hai.
Nulla
ancora si sa poi concretamente sul piano industriale, ma si può ben
pensare che riducendo il numero di operai e aumentando, invece, fino a
9,5milioni di ton. la produzione di acciaio, piano industriale vorrà
dire soprattutto più produttività, più sfruttamento per gli operai e
come sempre più rischio sicurezza.
Meno che nulla si sa sul piano
ambientale nè sull’introduzione di nuove tecnologie ecocompatibili, o
meglio, su questo si sa che Mittal vuole lasciare la situazione così
com’è ora perchè ogni trasformazione costerebbe troppo.
UNA VERA PROVOCAZIONE! IN CUI LA MITTAL OTTIENE TUTTO E GLI OPERAI PERDEREBBERO TANTO!
VA RESPINTA CON LA LOTTA SUBITO, SENZA ASPETTARE OLTRE.
LE ASSEMBLEE QUESTO DEVONO DECIDERE
Nessun commento:
Posta un commento