Non si può rispondere con 1 ora di sciopero e presidi simbolici!
A solo un giorno dalla tragedia avvenuta presso le Grafiche Tonutti di Fagagna in provincia di Udine in cui ha perso la vita un operaio di 32 anni, alla Fincantieri di Monfalcone Matteo Smoilis, un operaio diciannovenne di una delle tante ditte in appaltooperanti per la multinazionale con sede legale a Trieste, ha perso la vita schiacciato da un blocco di cemento di 700kg. Per Monfalcone questa è la quinta vittima in dieci anni. E per il Friuli Venezia Giulia questa è l’ottava vittima sul lavoro dall’inizio dell’anno.
La sicurezza dei lavoratori, la prevenzione, il rispetto delle norme vengono visti come un onere, un orpello, un fastidio cui dedicare il minimo possibile di attenzione, tempo e risorse, assolvendo solo formalmente agli obblighi di legge per essere “a posto” in caso di ispezione.
C’è sottostima dei rischi e scarsa competenza nell’affrontare il lavoro in sicurezza, consulenti improvvisati, business sulla formazione, in un mondo del lavoro con un’ampia presenza di economia sommersa, flessibilità esasperata e precarietà dei rapporti di lavoro e di ampio ricorso ad appalti impropri.
Il 10 Maggio viene proclamata un’ora di sciopero alla fine di ogni turno di lavoro per tutto il LAVORO PRIVATO del Friuli Venezia Giulia.
Inoltre, sempre domani, alle ore 17 si svolgerà un presidio simbolico davanti la sede Fincantieri di Trieste in Palazzo Marineria.
USB
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