Lavoratori pronti
a bloccare per giorni le banchine.
1000 portuali hanno scioperato e manifestato a Genova. Una mobilitazione come non
si vedeva da anni, con tanto di ralle, rimorchi e carrelli in
corteo da Sampierdarena fino al centro città
"...Lunedì ribadiremo che siamo pronti a bloccare il porto a
oltranza se non verrà rispettata la legge che salvaguarda i nostri posti di
lavoro...
Se non troveremo soluzioni in quel tavolo
proclameremo sciopero in ogni singolo terminal
...Gli incidenti arrivano soprattutto tra i marittimi, che sono stanchi,
e dopo un ciclo di navigazione gli viene richiesto di fare un lavoro che non è
il loro".
"A mobilitarsi soprattutto i camalli della Culmv, circa 700 persone
che hanno preso parte al corteo all'altezza di San Benigno insieme al
console Antonio Benvenuti. Prima di
raggiungere la Prefettura i manifestanti hanno organizzato un presidio
sotto Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità di sistema portuale, con
fumogeni, striscioni e cori contro il presidente Signorini... Nel mirino l'autoproduzione, una pratica
che consente ai terminalisti di risparmiare lasciando compiere le operazioni di
rizzaggio e derizzaggio ai marittimi delle compagnie di navigazione anziché al
proprio personale e alle compagnie dei porti, come prevede la legge 84/94, anche
per garantire il rispetto delle norme di sicurezza.
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