lunedì 30 aprile 2018

pc 30 aprile - In Francia si lotta - c'è da imparare

  Maggio di lotta contro Macron

Oggi, lunedì 30 aprile, gli studenti medi e universitari hanno lanciato l’ennesima mobilitazione generale contro la riforma dell’istruzione pubblica voluta dal governo Macron, articolata tra la riforma del bac (l’equivalente della nostra maturità) prevista dal Parcoursup e la Loi Orientation et Reussite che introduce un vero e proprio processo di selezione sociale, di matrice elitaria e classista, all’università.

A una settimana dal violento sgombero dell’occupazione della Commune de Tolbiac (dipartimento dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne) da parte della polizia, durante il
quale diversi studenti sono rimasti feriti e contusi e un ragazzo è stato ricoverato in stato di coma, le organizzazioni studentesche chiamano nuovamente all’azione. Nonostante gli sgomberi e le aggressioni da parte di gruppi neo-fascisti nei confronti delle università occupate, gli studenti non sono disposti a cedere nulla di fronte a un governo che ormai da diverse mesi ha rifiutato qualsiasi forma di dialogo e di mediazione.
La determinazione del movimento studentesco sta creando un sostrato favorevole a quella convergenza delle lotte che spesso si è potuta intravedere nelle manifestazioni del mese di aprile, durante le quali i lavoratori della SNCF e gli studenti si sono trovati a camminare insieme per le strade e ad organizzare banchetti e proteste selvagge di fronte alle principali stazioni ferroviarie.
Proprio per alimentare questa tendenza e per organizzare un fronte sociale e politico unitario, l’invito delle organizzazioni studentesche è quello di mobilitarsi e di partecipare attivamente alle azioni anche al di fuori delle università e dei licei. 
 lunedì 30 aprile una assemblea generale, in cui dare voce a tutte le lotte, a Place de la République a Paris, .... Studenti, ferrovieri, personale ospedaliero e dell’EHPAD (case di cura per anziani), lavoratori di Carrefour e di La Poste presenteranno e prenderanno parola sulle loro lotte contro una spirale ultra-liberista che sta devastando i servizi pubblici e l’intero welfare state.
Tutto ciò alla vigilia di un Primo Maggio che si annuncia di fuoco, per l’elevata tensione politica e sociale in crescita dopo l’intensificarsi della repressione della polizia. L’appello alla partecipazione alla giornata di mobilitazione è stato lanciato forte e chiaro: “Contro Macron e le sue politiche, prendiamo la piazza tutti insieme per far vivere la convergenza della rabbia e l’unitarietà delle lotte. Prepariamoci, attrezziamoci, organizziamoci per contrastarli in una journée en enfer!”. Un clima di tensione che risente ed è alimentato anche dal percorso concordato dalla prefettura e dai sindacati, ritenuto troppo breve e soggetto ad un dispositivo di militarizzazione eccessiva. 
Ben consapevoli di questo rischio, molte delle organizzazioni che parteciperanno alla mobilitazione hanno deciso di creare un momento di incontro e di confronto nel cuore di Quartiere Latino, proprio per aprire le celebrazioni del Maggio ’68. L’invito è quello di unire e aggregare le componenti del movimento antagonista che altrimenti rischierebbero di disperdersi e frammentarsi ulteriormente, riducendo il potenziale della protesta e rendendosi più vulnerabili di fronte alla repressione.
All’interno di questa giornata del Primo Maggio, due appuntamenti in particolare meritano di essere riportati all’attenzione: il presidio a Place de la Bastille in sostegno alla ZAD di Notre Dame des Lands e lo spezzone del corteo dei migranti e delle associazioni che si battono per i loro diritti.
L’occupazione militante e resistente della ZAD contro l’opera inutile e devastante di un aeroporto a Notre Dame des Lands (a nord di Nantes) è stata sgomberata violentemente il 9 aprile scorso, quando i gendarmi hanno fatto irruzione alle 3 del mattino cacciando circa 200 occupanti dagli edifici in cui regolarmente si svolgono attività politiche e sociali.
Dall’altra parte, dopo la manifestazione generale contro la Loi Asile-Immigration promossa dalla BAAM lo scorso 15 aprile a Parigi, la riforma è ora in discussione all’Assemblée Nationale. Il progetto di legge introduce un rafforzamento dei controlli nei confronti dei migranti e dei sans papiers, riducendo le loro condizioni di accesso e i loro diritti attraverso meccanismi discriminatori e razzisti. Con il crescere delle misure di espulsione, la riduzione del termine per la presentazione della domanda d’asilo, il raddoppiamento della durata massima di fermo nei Centri di Detenzione Amministrativa, i migranti e i sans papiers parteciperanno al Primo Maggio per contestare la politica migratoria messa in atto dalla Francia e dall’Unione Europea.
È per questo motivo che la Giornata Internazionale dei Lavoratori è un momento fondamentale per lottare insieme: in un contesto di politiche di austerità, di riduzione delle libertà fondamentali, di persistenza dello stato d’urgenza, la strategia del governo francese è di dividere la popolazione e di puntare il dito contro i migranti, alimentando un sentimento generalizzato di razzismo e xenofobia.
Dopo l’ulteriore giornata di sciopero dei ferrovieri e dei macchinisti della SNCF (l’impresa nazionale del trasporto ferroviario in Francia) prevista per il 3 maggio, questa settimana inaugurale del 50esimo anniversario del Maggio ’68 francese si concluderà con una grande manifestazione per “fare la festa a Macron”.
Macron mentre riduce l’Aide Personnalisée au Logement (assegno a copertura parziale dei costi di affitto di un alloggio per individui e categorie specifici) e aumenta la Contribution Sociale Généralisée (ovvero gli oneri sociali a carico dei lavoratori dipendenti), e si prepara a varare un nuovo piano di privatizzazioni che interesserebbe numerose imprese nazionali (dai trasporti alle telecomunicazioni al settore energetico).

stralci da Contropiano Andrea Mencarelli

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