mercoledì 2 maggio 2018

pc 2 maggio - 1° maggio rosso e internazionalista a Bergamo

Giornata di lotta dei lavoratori che con una presenza visibile e compatta hanno portato in piazza la battaglia sui vari temi per affermare:
il significato rivoluzionario del 1° maggio quello di Marx e del Manifesto del partito comunista: il sistema dei padroni che genera guerra, miseria e lutti... non si cambia, ma si abbatte, con l'Unione dei proletari di tutti i paesi del mondo, per spezzare le catene dello sfruttamento e conquistare un mondo nuovo.

Inoltre i lavoratori proprio in questa giornata importante per la classe operaia in tutto il mondo, nel corso della manifestazione hanno espresso la loro solidarietà internazionalista ai popoli in rivolta dalla Palestina e in particolare all'India alla grandiosa lotta di liberazione delle masse indiane guidate dal partito comunista maoista, contro la repressione del governo indiano (dagli operai della Maruti incarcerati a vita al recente massacro di Gadchiroli di maoisti e popolazione), riscuotendo ampi consensi nella denuncia della portata del regime fascista di Modi e delle sue politiche di annientamento e repressione al servizio dell'imperialismo.

Ma anche la necessità della lotta di classe e della guerra di classe contro  padroni istituzioni complici, sindacati confederali servi, che tengono in piedi questo sistema imperialista che genera guerra, razzismo, sessismo, populismo, repressione.

Una manifestazione che cgil-cisl-uil hanno voluto caratterizzare strumentalmente sulla sicurezza, proprio quando grazie ai loro accordi sono anche loro complici con i padroni dell'aumento nelle fabbriche dello sfruttamento degli operai, con la flessibilità dove si lavora in meno ma di più, con l'estensione il sistema neoschiavista delle cooperative=lavoro sotto ricatto che, grazie a leggi e contratti, si afferma sempre di più in tutti i posti di lavoro.  
Per questo abbiamo portato in piazza quelle che sono le vere cause dei "morti sul lavoro": operai morti per il profitto dei padroni assassini.



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