Venezia non è un luna park”, si legge in uno dei cartelli mostrati dagli attivisti del centro sociale Morion. Questa mattina il gruppo di no global ha rimosso il tornello del ponte di Calatrava installato sabato 28 aprile per controllare l’accesso dei turisti nella città storica.
  Dopo avere divelto la struttura situata all’inizio del ponte, i trenta attivisti l’hanno spostata di lato e l’hanno coperta con uno striscione. “Venezia non è una riserva, non siamo in via di estinzione“, si legge. Per spiegare le motivazioni del gesto, il centro sociale Morion ha rilasciato un comunicato. “Le immagini della città sbarrata, dell’ingresso selettivo, della riduzione dell’urbano a parco a tema susciterebbero un sorriso amaro se fossero l’ennesima provocazione dell’ennesimo artista intenzionato a denunciare la progressiva ‘morte di Venezia’. – si legge – Suscitano invece indignazione perché simboleggiano la resa definitiva di un’amministrazione che non solo si copre di ridicolo globale, ma che contemporaneamente alza le mani di fronte all’emergenza esodo, all’impoverimento demografico e sociale della città che amministra.