venerdì 4 maggio 2018

pc 4 maggio - PRESIDI IN VARIE CITTA' DAL SUD AL NORD PER LA DIFESA DI NADIA LIOCE/NO AL 41BIS//LIBERTA' DEI PRIGIONIERI POLITICI RIVOLUZIONARI

Non solo a L'Aquila, mentre si teneva il processo a Nadia Lioce, ma questa volta vi sono stati in contemporanea presidi in altre città. 
Questa mobilitazione estesa, unitaria è stata importante, un passo avanti nella necessaria battaglia nazionale per Nadia Lioce, per tutti i prigionieri politici rivoluzionari, contro le carceri-tortura e assassine, contro la repressione e lo Stato di polizia. 

Diamo informazione di alcuni di questi presidi, dalle notizie che finora abbiamo.

Napoli
Da L’Aquila a Pozzuoli, libertà per Nadia! Libertà per tutte le detenute! 

4 maggio 2018, al tribunale de L’Aquila ennesima udienza a carico di Nadia Lioce, una compagna, ma soprattutto una donna, che si trova in regime di 41bis da circa 12anni. 
Il 41bis rappresenta l’apice del sistema repressivo carcerario che si basa, sempre e comunque, su tortura ed isolamento.
Saremo fuori al carcere di Pozzuoli, come gesto di solidarietà nei confronti di Nadia! Vogliamo che la sua storia non resti confinata al carcere dove la tengono reclusa o al tribunale che la giudicherà! 
Il coraggio di Nadia, il coraggio di una donna che nonostante l’isolamento, nonostante le continue minacce e soprusi, continua ad alzare la testa portando avanti gesti di protesta (come la semplice battitura di una bottiglia di plastica sulle sbarre della sua cella, la porterà nuovamente in tribunale per aver arrecato “disturbo alle altre detenute”), nonostante ciò non si arrende e nonostante anche la tremenda censura prova comunque a comunicare con l’esterno, a creare un ponte tra l’isolamento e il vuoto che vogliono farle vivere e la solidarietà che da ogni parte d’Italia cerca di raggiungerla con ogni mezzo.
Una donna che vive reclusa da anni, in un carcere che storicamente è pensato per la detenzione maschile e che quindi comporta, disagi notevoli anche nella semplice quotidianità.
Il carcere di per sé è un abominio e dovrebbe solo essere abbattuto! In aggiunta a ciò vi sono condizioni oggettive, sia per gli uomini che in particolar modo per le donne, che rendono questo abominio ancora più inaccettabile!
Vogliamo creare un ponte, tra l’interno e l’esterno, per rompere il silenzio assordante che ruota attorno ad ogni carcere e far sentire le nostre voci insieme, unite in un unico grande coro!
Pozzuoli, Poggioreale, Secondigliano sono solo alcune delle carceri dove abbiamo e porteremo ancora la nostra solidarietà e con cui cerchiamo di creare un ponte!
Rompiamo insieme questo isolamento!
Basta con gli psicofarmaci per dormire la notte o pe ffà passà a jurnata!
Diffondiamo solidarietà!
La solidarietà è un arma, usiamola!

Taranto



Striscioni, volantinaggio, ma soprattutto DECINE E DECINE DI PERSONE HANNO FIRMATO l'appello per la difesa delle condizioni di vita dei proigionieri politici rivoluzionari, NO al 41bis per Nadia Lioce (che questa mattina a L'Aquila veniva processata per l'ennesima volta per aver protestato con la battitura di una bottiglietta di plastica alle sbarre (!), contro il regime duro del 41bis in cui viene tenuta da 13 anni.
Hanno firmato ragazzi e ragazze, operai dell'Ilva, giovani disoccupati dei quartieri inquinati di Taranto, lavoratori e lavoratrici precarie, avvocati, ecc.
In tanti non si sono limitati a firmare, ma hanno unito la loro denuncia dell'orribile situazione che i detenuti vivono nelle carceri, degli assassini legalizzati coperti dallo Stato, delle condizioni disumane, dei detenuti malati lasciati senza assistenza. Tutto questo è presente, hanno detto, anche nel carcere di Taranto, dove vi sono stati anche dei suicidi, e proteste per le condizioni di abbandono, di sporcizia, di mancanza di assistenza sanitaria.
 
I compagni e le compagne del Mfpr e del Soccorso rosso proletario hanno denunciato con vari comizi volanti tutto questo, ma in particolare hanno informato degli altri presidi che questa mattina si tenevano a L'Aquila e in altre città, che ha permesso per la prima volta di far sentire la voce di lotta e di costruire un'unità contro la repressione, contro le carceri, in solidarietà con Nadia Lioce, da nord a sud: da Palermo a Napoli, da Bergamo a Torino, ecc.





Palermo

Presidio davanti al Tribunale, con megafonaggi, striscioni, cartelli e raccolta firme, in una zona dove passa molta gente. 
Le compagne del Mfpr hanno fatto anche delle interviste (che pubblicheremo nei prossimi giorni).
La polizia-Digos ha cercato di negare l'autorizzazione al presidio, pretendendo di sapere cosa doveva stare scritto sugli striscioni. Ma la determinazione dei compagni ha fatto fare marcia indietro.




Bergamo
Nonostante la pioggia si è tenuto  a Bergamo lato stazione all'uscita delle scuole, il presidio in solidarietà con Nadia Lioce, contro la tortura del 41bis, contro la criminalizzazione di chi lo combatte, contro la repressione delle lotte.
Durante l'uscita degli studenti tra cui tante giovani ragazze si è portato il messaggio di chi lotta contro questo sistema che è in grado solo di garantire repressione e polizia, mentre non c'è futuro per i giovani e i lavoratori se non quello di sfruttamento e morte sul lavoro.
Grazie allo striscione e allo spikeraggio gruppi di studenti e singoli si sono fermati ad ascoltare e a discutere di questa situazione, specifica che dimostra la paura della borghesia per le idee di rivolta e cambiamento che ci sono nell'aria e nella società e che le idee di cambiamento non si possono fermare dietro le sbarre delle carceri e delle prigioni dove vogliono seppellire i prigionieri politici.
L'esempio di Nadia è anche quello di doppia forza delle donne delle compagne che con determinazione non si lasciano schiacciare dalla repressione .



Torino

Presidio di solidarietà con Nadia Lioce e gli altri compagni prigionieri.

PROLETARI TORINESI PER IL SOCCORSO ROSSO INTERNAZIONALE PT-SRI
VENERDÌ 4 MAGGIO 2018

Mentre a L Aquila decine di compagni solidarizzavano con la compagna Nadia Lioce sotto processo, a Torino, un altra ventina di compagni di gruppi diversi, tenevano un presidio contro il 41 bis e in solidarietà con Nadia e gli altri compagni prigionieri. Alle 11.00 circa, da L'Aquila i compagni ci comunicavano  che, durante l'udienza, erano stati ascoltati come testi gli agenti di custodia una dei quali affermava che un'altra detenuta si sarebbe lamentata a causa delle proteste della compagna Nadia. La detenuta in questione testimonierà alla prossima udienza del processo che viene fissata per il 28 settembre prossimo. I compagni solidali ci comunicavano che in aula, gli avvocati di Nadia, accorgendosi della presenza di uno sbirro che, senza autorizzazione alcuna, riprendeva i compagni presenti, hanno chiesto il suo allontanamento, ottenendolo.  I compagni presenti a L'Aquila si sono poi diretti verso il carcere per un presidio.

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