giovedì 15 giugno 2017

pc 15 giugno - Decreto Madia, un atto criminale. Una testimonianza



Decreto Madia omicida



Sono un malato di cancro e, sfortunatamente, sono un insegnante. Dal 5 settembre 2016, giorno della diagnosi, sono in malattia. Dal giorno della diagnosi la mia vita è stata travolta da 2 importanti interventi chirurgici che mi hanno provocato un’invalidità civile del 100% e una disabilità ai sendi della L 104 art. 3 comma 3 ( certificazione di gravità). Nei mesi di “congedo” dal lavoro sono stato ogni giorno impegnato in chemioterapia o in accertamenti clinici. Ho eroso granparte dei miei risparmi per sostenere cure e visite mediche alla ricerca di soluzioni per salvarmi a vita. 5 cicli di chemioterapia (quindicinali) durante i quali sono stato in condizioni di assoluta dipendenza da mia moglie. Altri 4 cicli mi attendono nei prossimi mesi estivi. L’inferno nel quale sono piombato mi sembrava un girone dantesco. Le durissime cure cui mi sottopongo mi sembrano un girone dantesco. Ora, anzichè guardare al futuro con ottimismo, pensando ad un possibile rientro a lavoro, che potrebbe profilarsi per il nuovo anno scolastico, leggo che grazie alla competentissima Madia il mio futuro potrebbe essere quello di un malato di cancro ultracinquantenne e senza lavoro mi fa sembrare il cancro meno crudele. Il Signore ci salvi da simili persone. Essere inadeguati a svolgere un lavoro è grave, ma essere inadeguati a svolgere con competenza un lavoro il cui esito ricade sulla pelle di altre persone è inaccettabile in un Paese civile.

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