In mancanza di altre notizie
positive e per alimentare un po’ di buonumore per il suo traballantissimo governo,
Gentiloni continua a spacciare le fesserie che arrivano dal Fondo Monetario
Internazionale per verità “scientifiche”, addirittura con battute che
vorrebbero essere spiritose: “Gentiloni: L'Italia cresce e non di n'anticchia”
come riporta La Repubblica di oggi.
Preso dall’euforia Gentiloni
continua: “Siamo passati da una previsione a gennaio dello 0,7% per la crescita
di quest'anno a quella di giugno dell'1,3%. È una bella crescita.” Sarà una
bella crescita per Gentiloni ma è una balla! E poi, nemmeno un po’ di vergogna
a commentare “previsioni” che passano tranquillamente dallo 0,7% all’1,3%? Ma
che affidabilità può avere un istituto che va saltando costantemente da una “previsione”
all’altra? (Sul Fondo Monetario Internazionale torniamo dopo).
Ancora una volta, però, la “doccia
fredda” per Gentiloni arriva dalla “sua” Istat, che, infatti, smentisce: “Doccia
fredda su Industria 4.0, ordini in calo e meno incentivi”, così titola La
Repubblica di oggi.
“Nella frenata della produzione industriale fotografata dall’Istat (-0,4%
ad aprile su marzo) c’è un dettaglio che rimette in discussione uno dei pochi
indicatori virtuosi di questi ultimi tempi: la crescita del settore delle
macchine utensili trainata da Industria 4.0. I beni strumentali, infatti, perdono addirittura l’1,6%, intaccando l’ottimismo
innescato poche settimane fa dall’Ucimu (l’associazione dei costruttori
italiani di macchine utensili) con quel +22% degli ordinativi in Italia nel
primo trimestre. “È l’effetto dell’Industria 4.0”, era stato il commentato di
esperti ed economisti. Forse solo un fuoco
di paglia, a giudicare ora dai dati Istat…” Sogna Gentiloni, sogna…
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