Lettera di Antonio da Parma
ho ricevuto i
libri e vi ringrazio anche a nome degli amici che vi salutano con
affetto. A me personalmente fa piacere vedere qualcuno che legge
anche se poco, fa comunque piacere. La disponibilità che viene da
fuori è una buona iniziativa perché permette a noi che non possiamo
per motivi economici, di provvedere ai nostri bisogni.
Lettera di Roberto da Rebibbia
oggi al teatro c'è
stata la commemorazione del nostro amico e compagno Gianpaolo
Contini, che nonostante il contesto ho avuto il piacere di
condividere quasi 5 anni di detenzione. Per noi era ed è tut'ora un
punto di riferimento nonostante sia scomparso da meno di un anno!
Oggi i compagni
dell'università, dove Gianpaolo era il responsabile, hanno
organizzato in sua memoria uno “spettacolo” al teatro...
Gianpaolo per loro durante questi anni è stata una spina nel fianco
per le Sue idee e perché reclamava a gran voce i diritti di tutti
che sempre e costatemente venivano violati. Si è sempre schierato
dalla parte dei più deboli, dei cosiddetti “ultimi”; si
adoperava costantemente nel fare istanze, impugnazioni, reclami e
quant'altro per chi non aveva la possibilità di pagare un legale di
fiducia. Ecco chi era Gianpaolo uno che le diseguaglianze non le ha
mai sopportate e soprattutto i sopprusi delle autorità su chi non ha
i mezzi o la forza per reagire, ha sempre cercato di mantenere la
propria dignità aiutando gli altri a mantenerla...
Lettera di Antonino da Sulmona
Carissimi
compagni, vi informo che ho ricevuto l'opuscolo e altro materiale che
ho letto con piacere perché interessante e validissimo come tutte le
lotte a sostegno di tutti quelli che si trovano nelle galere e anche
fuori, che lottano per ottenere i diritti e la propria dignità.
Certamente tutte
le lotte per la libertà vanno sostenute da ognuno secondo le proprie
convinzioni e con le modalità che ognuno ritiene opportune
.
Lettera di Maurizio da Poggioreale
(Napoli)
...Con tanti 14 bis
da innocente, mi vorrebbero indifferente-duttile- per annichilire la
mia sensibilità con i più indifesi e bisognosi; ma il mio candore
non si potrà mai dissipare con le ritorsioni a cui sono sottoposto
da vari anni di ingiustizia, oltre ad isolamenti e due 14bis in un
solo anno (innocente) adesso il trasferimento ad “Alcatraz” in
barba a norme e leggi, e voglio citarne alcune:
art.
61 comma 2 leg. 230/2000; art. 42 o.p.; art. 28 o.p., e di queste
voglio dirne solo una, per dimostrare che, quando si citano le parole
“legalità”
e “rieducazione”
in questi luoghi, per me sono solo un eufemismo regresso. Uno di
questi art. dice che: … “nel
disporre i trasferimenti deve essere favorito il criterio di
destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza delle
famiglie” … non
aggiungo nient'altro, lascio ogni commento a chi legge, stop....
Un abbraccio a tutti i miei compagni amici e fratelli a Opera,
ricordando loro che nella vita le soddisfazioni le riceviamo nelle
cose in cui crediamo, e che l'isolamento è uno spazio-tempo che
passa inesorabilmente veloce come un lampo. Le cose belle ci
rimangono per sempre nel cuore. Questo è tutto. Non arrendetevi...
Compagni/e
un fraterno abbraccio a tutto il collettivo, sempre a testa alta, con
ogni bene da Alcatraz. Maurizio
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