giovedì 15 giugno 2017

pc 15 giugno - Elezioni a Palermo: Orlando vince con una grande ammucchiata di “centrodestra” e “centrosinistra” mentre il “primo partito” si conferma quello del non voto!

Solo la lotta paga e non il voto! con questo slogan abbiamo fatto la “campagna elettorale” e con questo slogan si ricomincia dopo queste elezioni, perché la vittoria di Orlando, che sarà per la quinta volta sindaco, non può cambiare lo stato delle cose in questa città e perché il non voto ha detto chiaramente chi è il vero “primo partito” di Palermo! Cioè, oltre la metà dei palermitani che con rabbia ha rifiutato il voto; diciamo oltre metà perché al 47,4 dei non votanti va aggiunto il 7% dei voti non validi e delle schede bianche! E siamo al 54,4%!

La prima cosa certa, quindi, è quella del non voto, su cui si costruisce la vera opposizione e non certo quella di cui parlano gli sconfitti, l’altra è che Orlando ha vinto questa tornata elettorale, e “governerà” la città, se nel frattempo non succede nulla, per i prossimi anni. Con quale programma? Il suo programma non si discosta molto da quello precedente: lui stesso ha detto che non ha alibi (visto che questa volta non poteva dare la colpa a nessuno!), che non è contento di ciò che ha fatto in questi anni, che ha fatto poco meno della metà, per cui vuole portare a termine il programma precedente! Di fatto Orlando ha un programma di spesa pubblica (1 miliardo circa di fondi europei e altri fondi da spendere in Tram e qualche altra infrastruttura) e di normalizzazione in senso capitalistico delle aziende partecipate (la “nuova” assessora scelta apposta è una imprenditrice!), laddove sarà possibile, grazie ad alcune leggi nazionali, continuerà con la politica clientelare di possibile stabilizzazione di alcune categorie di precari.

In questo senso i palermitani, le masse popolari, i proletari, le donne e i giovani di questa città sono avvisati, devono continuare a lottare quotidianamente per il lavoro, la sanità, la scuola, la casa, i servizi: acqua e igiene urbana, i trasporti…

Ma lo scenario di “governo” immaginato da Orlando è troppo ottimistico visto che è stato eletto grazie alle liste “civiche” dietro le quali si sono nascosti i vecchi e vecchissimi partiti che non hanno avuto il coraggio di presentarsi con i propri simboli. E ai consiglieri di questi partiti che hanno provato a travestirsi, Orlando, nonostante le sue sparate sul “civismo politico” dovrà dare conto e ragione, per cui si annuncia una sindacatura che sarà piena di “ricatti” nei voti in aula sulle cose da fare.

Orlando, nel tentativo di definirsi indipendente, si è paragonato a De Magistris (e in un momento di particolare offuscamento cerebrale anche al nuovo presidente francese Macron!), ed invece, è riuscito nell’intento solo grazie al Pd, renziani e non renziani, all’Udc di Cesa, ai Centristi per la Sicilia di D’Alia, ad Alternativa Popolare di Alfano, insomma ad una bella fetta di centrodestra!
e insieme a tutti questi, anche quelli che insistono a parlare di “sinistra” raccolti infatti sotto la sigla “Sinistra Comune”, e cioè i rottami di Rifondazione Comunista e gli ex di Vendola, e inoltre vecchi fascisti riciclati come Mimmo Russo (Alleanza Nazionale – Mpa di Lombardo…); insomma, Orlando da solo non ce l’avrebbe mai fatta visto che la sua lista, Movimento 139, ha preso solo circa 20.000 voti, mentre complessivamente le altre liste lo hanno superato!

Ma la “sorpresa” delle “sorprese”, sono i voti anche dei cuffariani! a detta dello stesso Cuffaro che ha sputtanato apertamente Orlando dicendo che i suoi “uomini” sono in tanti nelle liste del Pd, i cui nomi “Orlando conosce bene”...
In questo modo Orlando ha fatto il pieno sia nel consiglio comunale, con 24 seggi su 40, grazie al “premio di maggioranza”, che in tutte e 8 le circoscrizioni! con una legge regionale per niente democratica, perché permette di eleggere il sindaco non in base alla maggioranza del 50 per cento più uno, ma solo del 40%!
Questa grande ammucchiata, necessaria per stare in ogni modo al governo, è il modello-Orlando che adesso in tanti vorrebbero perfino “esportare” alle prossime elezioni regionali e perfino a quelle nazionali!

Il “candidato di Cuffaro”, il giovane arrivista indagato Ferrandelli, doveva essere ancora una volta il “volto nuovo” e giovane che sfidava “l’eterno sindaco” ma non ce l’ha fatta! Non si sono fidati del suo “carro” quelli di destra che hanno scelto il più sperimentato Orlando! I suoi sostenitori, a cominciare da Cuffaro non sono bastati, e questa è stata una sorpresa per tutti, perfino per Orlando che ha detto che il fatto che la lista di Cuffaro non ha superato la soglia di sbarramento del 5% significa che il mondo è cambiato! E non è bastato nemmeno Miccichè, eterno rappresentante di Berlusconi in Sicilia, estremamente deluso del bassissimo risultato personale di Ferrandelli…

Il candidato indagato del M5S, Forello, nonostante i tour in Sicilia di Grillo e Di Battista è rimasto attaccato al palo, ha preso una grande legnata e mentre si lecca le ferite, cerca di sminuire il risultato pensando già alle prossime elezioni regionali!


Degli altri 3 candidati c’è poco da dire, visti i numeri assolutamente insignificanti! C’è da annotare la scomparsa di fatto, in quanto “partito elettorale”, della schifosissima accoppiata fascista Fratelli d’Italia-Noi con Salvini!

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