domenica 11 giugno 2017

pc 11 giugno - Dall'assemblea dopo il G7 di Taormina all'Università di Palermo

L’assemblea che si è svolta la scorsa settimana alla facoltà di lettere all’università di Palermo dopo il G7 di Taormina, abbastanza partecipata, ha valorizzato innanzi tutto e da parte di tutti, la riuscita della manifestazione nonostante le reali difficoltà poste da un lato dalla repressione e dall’altra dalla mancata partecipazione di altri militanti e aree del movimento a livello nazionale; la positiva accoglienza degli abitanti di Giardini che hanno anche in parte partecipato al corteo e sostenuto concretamente nei momenti più conflittuali, rimandando al mittente i piani di criminalizzazione da stato di polizia del governo Gentiloni-Minniti.

Nonostante sia emersa in generale la questione delle differenze ideologiche, si è valorizzata comunque l’unità e la compattezza che si è riuscita a mettere in campo sia come metodo che come pratica e di concentrare l’azione laddove era necessario farlo, cioè a Taormina e non altrove.
Un po’ tutti gli interventi hanno considerato la partecipazione e le presenze all’assemblea come la base per far ripartire le lotte in autunno.

Gli interventi dei nostri compagni, che hanno partecipato all'assemblea con una delegazione di lavoratrici e precari, sono stati da un lato in sintonia con la valutazione positiva della manifestazione, condividendo la necessità emersa da vari interventi di continuare un percorso per costruire momenti di azione comune contro i nemici di classe; dall’altro hanno però posto le differenze su alcuni punti: la trattazione ideologica e pratica della questione repressione, la posizione errata su un “nuovo meccanismo capitalistico” che metterebbe da parte la fabbrica e ciò che succede all’interno delle fabbriche, spostando l'attenzione solo sulle “lotte territoriali”… Alla necessità, espressa in generale, di comprendere la mancata partecipazione alla manifestazione, abbiamo posto la questione che anche qui bisogna fare la differenza tra chi a causa della repressione non è riuscito ad arrivare e chi invece non c’è stato per opportunismo...

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Riportiamo stralci dell'intervento  di proletari comunisti
Siamo qui per condividere con i compagni l’esperienza fatta e per valorizzarla nel modo giusto… abbiamo sfidato e vinto il punto, molto difficile, della partecipazione al corteo e l'essere riusciti comunque ad arrivarci e a farlo nelle condizioni date… nella riflessione che facciamo si tratta di un’esperienza che si accumula e che deve servire come base di partenza per le lotte future, dopo il G7…In particolare abbiamo fatto una battaglia tra i nostri militanti, lavoratori a Palermo che organizziamo perché non è scontato fare questo tipo di scelte, ci sono momenti in cui le scelte occorre farle, anche il fatto di non partecipare è stata una scelta…  I lavoratori che hanno partecipato sono tornati da questa esperienza molto motivati… Che la manifestazione contro il G7 sia riuscita non lo abbiamo detto noi ma lo hanno detto i nostri stessi nemici di classe…, ce lo ha detto il capo della polizia Gabrielli innanzitutto e poi il Ministro Minniti… Secondo Gabrielli la festa gli è stata rovinata da 30 imbecilli! Da quale pulpito arrivano queste parole! L’apparato repressivo messo in campo tra polizia, carabinieri, esercito, finanza…. era di 10.000 uomini, dire che in 30 hanno contrastato tutte queste migliaia di “uomini” significa essere davvero imbecille, ci stai facendo un complimento… Avere 50 milioni di euro a disposizione contro quello che i manifestanti hanno messo in campo con le loro forze, è un altro punto: chi è il vero imbecille? Avremmo dovuto portare anche altri due cartelli alla manifestazione per chiedere a Gabrielli e al fascista Minniti, “…dov’ è Igor e dov’è Messina Denaro?” Chi sarebbe l’imbecille? Dovevamo dare un segnale, rompere la vetrina mediatica del G7 e ci siamo riusciti; un G7 che ha confermato le politiche dell’imperialismo avvolto nelle sue contraddizioni che ne dimostrano la natura di “tigre di carta”…Un segnale importante anche rispetto a quello che ci scaglieranno contro è la grande solidarietà popolare a fronte di tutto quello che il governo e la polizia hanno cercato di fare per criminalizzare… Alla fine la montagna ha partorito il topolino e si è visto un imperialismo abbastanza rissoso non appena sono tornati a casa, in crisi profondissima, confermata ogni giorno, la storia del Qatar di oggi e dei paesi arabi è un esempio della lotta che si fanno per fare profitti… e per quanto ci riguarda l’imperialismo italiano con la faccia di Minniti va in giro a fare accordi come in Libia…
Insomma a Taormina c’è stato un salto di qualità e a questo non possiamo rispondere con il modo consueto di fare le cose…. Al loro salto di qualità deve corrispondere il nostro… dobbiamo e possiamo farlo perché come abbiamo detto l’imperialismo è un gigante dai piedi d’argilla, la loro “forza” consiste nel fatto che noi per adesso siamo “deboli”… per fare un esempio, e non solo nel nostro paese, le immagini della polizia che arretra mentre il corteo avanza sono comunque un bel segnale…In questo senso bisogna dire apertamente cosa pensiamo di tutti coloro che non hanno partecipato, per opportunismo… la scusa delle vertenze locali? Noi le abbiamo “abbandonate” per qualche mese per preparare la partecipazione al G7, le vertenze non ti lasciano, sono sempre lì, restano… ma vi è stata da parte di molte realtà la mancata percezione dell’importanza di partecipare al G7…Infine “riprendere le lotte” si diceva… per noi e per quello che riguarda la Sicilia sono tre i punti principali che emergono dopo il G7, ciò che “resta”, innanzi tutto la militarizzazione del territorio, in vista delle prossime guerre…; poi la  repressione messa in atto, un saggio, salto di qualità, del nuovo decreto Minniti; qui, sulla repressione, noi abbiamo una posizione diversa rispetto ai compagni… che hanno detto di aver subito perquisizioni prima della manifestazione ma non hanno detto niente per non sollevare polveroni o aggiungere “panico” a quello sparso dal governo… per noi bisogna denunciare in ogni modo ogni atto repressivo nei confronti di chi si ribella…; e infine la questione centrale e discriminante dei migranti…

Stralci di altri interventi

Introduzione
Riprendiamo le lotte, blocco positivo per la preparazione e il corteo, ci sono stati ostacoli, controllo e sicurezza alla Minniti, insomma molta carne al fuoco di cui discutere… ma non si poteva permettere in questa Sicilia di far fare una passerella al G7 inteso come “vetrina”, la manifestazione è andata
bene, siamo qui per capire insieme…

Ex Karcere
Il corteo è andato bene, viste le difficoltà del momento con poca mobilitazione, il fatto che da Palermo siano partite circa 250 persone è un fatto positivo; queste difficoltà sono maggiori quando al governo c’è il centrosinistra, la Cgil non porta nessuno e c’è poca gente nelle piazze… anche noi abbiamo subito repressione con perquisizioni ecc. ma non abbiamo detto nulla per non sollevare polveroni… e creare altro “panico”… comunque è un buon numero da cui ripartire, rilanciare le lotte… non possiamo fare conto sul “tessuto democratico”… la sinistra non esiste… messo in crisi il dispositivo di governo.. infranto lo schema

Cua: viste le difficoltà durante la preparazione,  la Sicilia si conferma laboratorio, oggi capitalismo avanzato… non si poteva permettere la passerella… contro la scuola del capitale/forza/lavoro, sfida a testa alta, il popolo siciliano, nonostante tutto, ha risposto per autodeterminazione dal basso…

Antudo
rimprovera il fatto che nello striscione mancasse la parola territoriale…occorre un  nuovo tipo di lotta perché vi è nuovo meccanismo capitalistico,  flusso di capitali ecc. profitto non più dalle fabbriche… la repressione non è più dentro le fabbriche… (esempio manifestazione discarica di Lentini)… capitale e territorio rilanciare le lotte territoriali

Un docente
Questione importante quella dei migranti e anticapitalismo, corteo positivo per dire no al G7… scuola alternanza/lavoro è un esempio dell’azione del capitale… repressione troppa… rilanciare lotte con  i migranti e nei  quartieri

Cobas Confederazione
Positivo il corteo, anticapitalistico…  Positivo tutto ma alcuni nei di cui occorre parlare, dopo assemblea Napoli quasi nessuna mobilitazione nazionale… la gestione camion ok, nonostante le differenze tra noi la manifestazione è stata unitaria … repressione: inseguimento, tentativo di togliere le attrezzature per fare l’assemblea del 26, necessario un fronte anticapitalista... aree impegnate nelle elezioni, c’è chi si appropria del “movimento”e ha fatto il controvertice a Catania… siamo riusciti e siamo stati definiti avventurieri, obbiettivi comuni nelle differenze…

Compagno Ex Karcere
Riflessioni, costruzione comunicativa, vetrina inutile con i 50 milioni spesi… il prevertice: repressione… ma nostra risposta… pensare che era la prima manifestazione dopo Roma-Minniti… abbiamo sfidato, siamo il movimento e abbiamo usato “metodo”, scartate ipotesi negative (come fare altrove la manifestazione)… è stato giusto ciò che è stato fatto a Giardini… avanzare e i poliziotti arretrano… il capo della polizia non può dire quelle cose… sulla “sinistra” idee diverse di società… c’è chi era a ballare… è stata una sfida contro l’arroganza del potere, ora lotte-lavoro-quartieri per autodeterminazione
  
Mfpr
Valorizzazione molto positiva della partecipazione e del contributo attivo delle compagne, della lavoratrici, precarie, giovani, donne alla manifestazione che seppur nella differenze per certi aspetti hanno portato un’unità al corteo in termini di denuncia, combattività e risposta conflittuale, in particolare di alcune aree, che hanno dimostrato sul campo, a differenza delle pacifiste piccolo borghesi, che non si è trattato affatto di  mera “pratica maschile” ma di ciò che era necessario fare… A proposito della repressione nelle fabbriche ricordiamo al compagno di guardare a quello che sta succedendo solo per fare un esempio nel mondo della logistica, ma è questione di oggi la repressione che tante operaie stanno subendo nelle fabbriche come a Pomigliano per avere scioperato l’8 marzo e avere “disturbato” i padroni che subito hanno emesso diversi provvedimenti disciplinari… 

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