giovedì 1 giugno 2017

pc 1 giugno - G7 Taormina - commenti al corteo...

(Stralci da Resistenze)
Taormina, in migliaia contestano il vertice dei G7
Circa 5.000 persone hanno contestato il vertice G7 di Taormina, manifestando nel comune confinante di Giardini Naxos (Me) nonostante il forte allarmismo mediatico creato dalla questura e dai media nei giorni precedenti che ha portato i commerciati a barricare letteralmente i propri esercizi commerciali e la militarizzazione messa in campo con lo schieramento di migliaia di agenti di polizia e limitazioni in aggiunta alla zona rossa che ha interessato l'intero territorio di Taormina. L'obiettivo della criminalizzazione preventiva della mobilitazioni contro il G7 per offuscarne le ragioni non è stato raggiunto come dimostrano le centinaia di abitanti di Giardini Naxos (Me) che hanno accolto con un lungo applauso il corteo che ha percorso il lungomare della cittadina jonica ai bordi della strada e dai balconi di casa esprimendo in più occasioni gesti di consenso alla contestazione e di sostegno alle migliaia di manifestanti giunti da tutta la Sicilia e in 

parte anche dal resto d'Italia.

Un risultato non scontato, viste anche le difficoltà logistiche, che ha dimostrato la correttezza della scelta di tutte quelle realtà che hanno spinto per rompere questo clima di divieti, paura e repressione che miravano a impedire ogni forma evidente di dissenso nelle vicinanze di uno degli eventi internazionali più importanti che riunisce ogni anno i capi di stato e di governo delle 7 maggiori potenze imperialistiche....





pertanto del tutto diversa dalle false quanto gravi affermazioni del capo della polizia Gabrielli il cui operato insieme a quello di Minniti in realtà non ha fatto altro che creare e alimentare tensioni con diverse provocazioni nei confronti di manifestanti e attivisti oltre le enormi vessazioni subite dalla popolazione locale che ha visto il proprio territorio letteralmente invaso e sequestrato da settimane. Il livore dimostrato da Gabrielli nei confronti della manifestazione, cercando di sminuirne la portata e significato politico, non è altro che la reazione ad uno schiaffo ricevuto in primis dalla popolazione locale per continuare nella strategia Minniti di impedire e delegittimare ogni forma di dissenso delle forze di classe.

Ad essersi dimostrato invece un "simulacro" – per riprendere le parole di Gabrielli nei confronti della manifestazione – è stato proprio il Vertice dei maggiordomi del capitalismo che si sono messi in una blindata vetrina per discutere di problemi che hanno la loro origine nell'anacronistico sistema che rappresentano, alla ricerca di accordi per regolare le dispute interimperialiste per la spartizione del mondo tra i rispettivi monopoli nella competizione globale per l'egemonia politica, economica e strategica dove l'unica certezza è la direttrice con cui la classe dominante di ciascun paese capitalista sta affrontando la crisi e la crescente competizione inter-imperialista, cioè approfondendo il processo di concentrazione del capitale e ricercando una maggiore competitività a spese della forza lavoro che si riflette in più sfruttamento, disuguaglianza sociale, devastazione ambientale, guerre imperialiste e saccheggio economico che sono anche causa dell'emigrazione. Un vecchio mondo in putrefazione quello rappresentato dal G7 che come sempre ha cercato di far sfoggio di potenza finendo per mostrare solo arroganza e privilegio lontani dalla vita reale dei lavoratori e del popolo, ma soprattutto di esser sempre più impantanato nelle sue insanabili contraddizioni come dimostra la mancanza di accordo generale nei lavori del vertice.....



Nessun commento:

Posta un commento