(da Contropiano)
A Foras Fest, la giornata contro l’occupazione militare, è
iniziata con un corteo che ha raccolto migliaia di persone arrivate da
tutta l’isola stamane a Cagliari per manifestare contro l’industria
della
guerra. Il corteo ha percorso la città da Marina Piccola fino a piazza Centomila..
guerra. Il corteo ha percorso la città da Marina Piccola fino a piazza Centomila..
La giornata prosegue nel pomeriggio fino a tarda serata con il
grande concerto al Colle San Michele, tanti artisti e ancora arte e
informazione.
L’assemblea sarda A Foras, che riunisce comitati, organizzazioni e
singoli individui impegnati contro le basi militari e l’industria della
guerra nell’isola, ha chiamato a raccolta tutti coloro che condividono
gli obiettivi della chiusura totale dei poligoni militari, la
riconversione della fabbrica di bombe di Domusnovas, le bonifiche e la
restituzione delle terre alle comunità, per una grande giornata di
mobilitazione con informazione, arte e musica a Cagliari il 2 giugno.
E’ stata scelta la data del 2 giugno per festeggiare un anno dalla prima Assemblea di A Foras caratterizzato da un’attività senza sosta, non solo con le manifestazioni contro i poligoni di Capo Frasca (novembre 2016) e Quirra (aprile 2017), ma anche con una serie di incontri e assemblee nei piccoli e nei grandi centri, nelle università e nelle scuole, la pubblicazione di un dossier sul poligono di Quirra che documenta i gravissimi danni alla salute degli abitanti, all’economia e all’ambiente, e l’organizzazione di “A Foras Camp“, campeggio per lo studio, la condivisione e l’organizzazione delle attività annuali.
La scelta della data del 2 giugno vuole anche capovolgere la festa della Repubblica Italiana che dal 1956 ha unilateralmente imposto alla Sardegna un carico di servitù militari attualmente pari a circa il 60% del totale italiano a fronte di una popolazione sarda che è, al momento, circa il 3% di quella italiana.
E’ stata scelta la data del 2 giugno per festeggiare un anno dalla prima Assemblea di A Foras caratterizzato da un’attività senza sosta, non solo con le manifestazioni contro i poligoni di Capo Frasca (novembre 2016) e Quirra (aprile 2017), ma anche con una serie di incontri e assemblee nei piccoli e nei grandi centri, nelle università e nelle scuole, la pubblicazione di un dossier sul poligono di Quirra che documenta i gravissimi danni alla salute degli abitanti, all’economia e all’ambiente, e l’organizzazione di “A Foras Camp“, campeggio per lo studio, la condivisione e l’organizzazione delle attività annuali.
La scelta della data del 2 giugno vuole anche capovolgere la festa della Repubblica Italiana che dal 1956 ha unilateralmente imposto alla Sardegna un carico di servitù militari attualmente pari a circa il 60% del totale italiano a fronte di una popolazione sarda che è, al momento, circa il 3% di quella italiana.
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