Al G7 si è rilevato il
dissenso tra i sei paesi e gli Stati Uniti in relazione agli accordi
sul clima, che tra i disaccordi è stato quello più vistoso. Non è
una novità dato che Trump aveva già caratterizzato in questo senso
la sua campagna elettorale, ma certo la forma di contrapposizione
assunta è stata .
Sono gli interessi
economici delle multinazionali del carbone, del petrolio e
dell'energia che sono dietro la posizione degli Usa, così come in un
quadro di guerra commerciale l'imperialismo Usa vuole le mani libere
da ogni vincolo che possa venire da questi accordi. Ed è altrettanto
evidente che non è certo per ragioni ambientaliste che gli altri
paesi presenti al G7, in particolare i paesi europei, utilizzano
questa carta, ma per contenere ed evitare gli effetti pesanti sulla
produzione e il commercio mondiale della posizione della presidenza
Usa.
Dal punto di vista dei
proletari, dei popoli e nazioni oppresse, le cose stanno, però, un
po' diversamente. Gli accordi di Parigi sull'ambiente sono stati
un'arma che ha lo scopo di preservare lo sviluppo dei paesi
imperialisti e contenere lo sviluppo dei paesi dipendenti
dall'imperialismo. Come sempre in questione di ambiente, per i popoli
del mondo si uniscono i danni dei disastri ambientali provocati
dall'imperialismo all'ulteriore peggioramento e divaricazione tra il
dominio dei paesi imperialisti e condizioni economiche dei paesi
oppressi o dipendenti.
Proletari e popoli del
mondo non vogliono gli accordi di Parigi, vogliono il rovesciamento
del sistema che produce la devastazione climatica, ambientale.
Quindi, se pè ben chiara la politica dell'imperialismo Usa, con
Trump che ne rappresenta la faccia feroce, altrettanto chiara deve
essere la denuncia degli imperialismi europei e in generale
dell'ambientalismo imperialista.
E' senz'altro vero che
l'approfondirsi dell'imperialismo come sistema conduce a un punto di
non ritorno le grandi questioni ecologiche, ma questo non può che
sollecitare l'urgenza della lotta contro l'imperialismo.
Questo G7 anche su questo
tema va considerato una tappa importante per tracciare una netta
demarcazione tra gli interessi dei proletari e dei popoli e quelli
delle classi dominanti e loro alleati dei paesi imperialisti.
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