stralci da Resistenze
maggio 2017
L'impatto della Rivoluzione d'Ottobre ha sconvolto il mondo, come ha dichiarato il giornalista nord americano John Reed nel titolo del suo noto libro, riferendosi ai suoi primi dieci giorni.
Tuttavia, si può affermare che la rivoluzione russa del 1917, con la sua ideologia e politica di solidarietà internazionalista e l'onda d'urto delle sue realizzazioni in tutte le sfere della società, ha continuato a scuotere il mondo per molti decenni e a innescare profondi progressi nella storia dell'umanità, fino alla sconfitta del socialismo in URSS nel 1991.
Non è possibile parlare della conquista dei diritti dei lavoratori in Russia con la rivoluzione e nei paesi che successivamente intrapresero la costruzione del socialismo, e dei diritti conquistati dai
lavoratori nei paesi capitalisti sotto l'influenza di questa rivoluzione, scollegandola dagli altri successi fondamentali dei lavoratori e dei popoli, originati della sua stessa forza propulsiva.
Soprattutto perché il primo e principale diritto che i lavoratori conquistarono con la rivoluzione fu il diritto in quanto classe di assumere, attraverso il partito della classe operaia, il proprio potere politico in tutte le sue istanze e così decidere del proprio destino e di tutto il popolo.
I rivoluzionari russi partirono dall'ideologia di Marx ed Engels, dal patrimonio storico dell'esperienza della Comune di Parigi che venne sviluppato e che Lenin mise in pratica. In quell'epoca il marxismo
era una dottrina ampiamente pubblicizzata e accettata da parte del proletariato di diversi paesi, inclusi i più evoluti, e il successo della sua applicazione pratica in Russia potenziò la sua diffusione e la sua comprensione, suscitando entusiasmi e aspettative che provocarono conseguenze per l'organizzazione del lavoro e le lotte politiche condotte dalla classe operaia europea e americana, che si tradussero anche in azioni di sostegno e di solidarietà con la rivoluzione russa.
I primi passi compiuti dal potere rivoluzionario furono quelli di mettere in pratica gli aspetti fondamentali iscritti nel Manifesto comunista del 1848 e nei documenti programmatici del AIT- Associazione internazionale dei lavoratori.
Quattro giorni dopo la presa del Palazzo d'Inverno e dopo aver promulgato i decreti della pace e della terra, fu promulgata la legge della giornata massima di 8 ore lavorative, delle pause per il riposo e pasti, un giorno e mezzo di riposo settimanale, ferie pagate, il divieto al lavoro per i bambini sotto i 14 anni e un massimo di 6 ore di lavoro per i giovani tra i 14 e i 18 anni. La legge salvaguardava anche l'occupazione delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e durante il primo anno di vita del bimbo; 8 settimane di congedo per maternità prima e 8 dopo il parto, il tempo per l'allattamento al seno e indennità di allattamento;misure speciali di protezione e assistenza alle madri adolescenti.
Fu stabilito il principio della parità di retribuzione a parità di lavoro e la fine delle discriminazioni tra uomini e donne.
Stiamo parlando di una legge pubblicata 100 anni fa in un paese con oltre 100 milioni di abitanti in gran parte analfabeti e dove la Rivoluzione aveva appena abbattuto un potere e una società semifeudale.Non sarebbe necessario solo l'esempio dei diritti del lavoro, ma molti di più, per capire gli obiettivi di giustizia sociale della rivoluzione russa, che fu presa di coscienza di centinaia di milioni di uomini, donne e giovani in tutto il mondo.
I disastri derivanti dal coinvolgimento della Russia nella Prima Guerra Mondiale seguita dalla guerra civile e l'invasione imperialista avevano creato per la giovane rivoluzione grandi difficoltà a raggiungere i suoi obiettivi, e immensa miseria e sacrifici del popolo russo.Ma tutti questi ostacoli furono superati con i diritti previsti dalle disposizioni legislative appena iniziò la loro applicazione pratica.
Le donne russe, che erano entrate come forza lavoro delle fabbriche a causa dell'invio di uomini in guerra, giocarono un ruolo di primaria importanza nei grandi scioperi e nelle manifestazioni che precedettero la rivoluzione chiedendo la fine della guerra, il pane e la pace. Furono le prime donne al mondo a conquistare il diritto di eleggere e di essere elette. Alexandra Kollontai fu la prima donna ministro nel mondo, assumendo nel 1917 la carica degli affari sociali.L'aborto fu depenalizzato con decreto del 1920. E la prostituzione non fu più penalizzata, a parte tutto il giro d'affari derivante dal suo sfruttamento. Facendo riferimento alla partecipazione delle donne alla rivoluzione Lenin disse: "Senza di loro non avremmo trionfato".
Nel corso della costruzione del socialismo i diritti sociali e del lavoro avanzarono rapidamente nei paesi che la avevano avviata.L'analfabetismo fu debellato, il diritto al lavoro garantito, la piena occupazione raggiunta in modo stabile, l'assistenza sanitaria e la medicina resa gratuita per tutti i cittadini furono una realtà, così come la protezione di invalidità e vecchiaia. Il diritto alla casa fu garantito con un costo fissato mediamente nel 2% dello stipendio.
La Rivoluzione russa assunse fin dal primo giorno un ruolo di avanguardia mondiale nell'assicurazione da parte dello Stato dei diritti economici e sociali fondamentali per i cittadini.
L'odio di classe ispirato dalla Rivoluzione nelle classi abbienti di tutto il mondo si tradusse subito nel sostegno alla controrivoluzione interna durante la guerra civile e nell'invasione della Russia da parte delle grandi potenze imperialiste. I perdenti nella guerra, per la paura del contagio attraverso l'esempio dei successi conseguiti dai lavoratori con il socialismo, si unirono a questo odio. In realtà, milioni di esclusi dalla partecipazione sociale e politica divennero appieno cittadini attivi nella difesa dei loro diritti e della loro patria.
Il terremoto di lunga durata continuò a scuotere il mondo.L'URSS rafforzò in tal modo la costruzione del socialismo, assunse un ruolo decisivo nella sconfitta della barbarie nazi-fascista nella Seconda Guerra Mondiale e nella creazione di un equilibrio militare strategico di due sistemi sociali a confronto.Il campo socialista e il campo capitalista.Con la solidarietà internazionalista dei paesi socialisti nacquero e si svilupparono movimenti di liberazione nazionale che portarono alla caduta degli imperi coloniali in Asia e in Africa con la liberazione di decine di popoli dalle grinfie dell'influenza imperialista.
La nascita della rivoluzione e la sua influenza nei paesi capitalisti portarono alla creazione di Partiti comunisti e di altri partiti rivoluzionari e progressisti e rafforzarono i sindacati e la loro capacità rivendicativa.....
Nessun commento:
Posta un commento