Una bella e divertente giornata di lotta
femminista oggi a
L’Aquila, che ha visto la presenza, combattiva e radicale, di
almeno una
cinquantina di donne provenienti da Roma, Bologna, Fano, Pescara,
Bari, a cui
le donne dell’Aquila hanno offerto la calda accoglienza della
solidarietà
femminista con uno striscione, appeso giorni prima in Piazza
D’Armi, con su
scritto “Se toccano una toccano tutte”.
Con i nostri striscioni, abbiamo colorato le grigie sbarre del tribunale, con i nostri interventi al
megafono abbiamo ribadito quanto scritto nella lettera incriminata, abbiamo rotto il tabù, l’abbiamo
letta, rivendicata coralmente e siamo andate anche oltre con i nostri slogans: “la storia femminista ce l’ha insegnato, lo stupratore a terra va lasciato e pure il suo avvocato e pure il magistrato e tutto l’apparato!” e ancora: “Per ogni fascista, sessista e stupratore, noi gli auguriamO la morte sofferta e con dolore. Con dolore ore, ore!”, “fiducia nello Stato non ne abbiamo, l’autodifesa è nostra e non la deleghiamo”.
Agli striscioni presenti, “contro la
repressione reagiamo
insieme: La solidarietà femminista non si ferma.
ciriguardatutte.noblogs.org”,
“Contro la cultura dello stupro, al fianco delle donne denunciate”
e “Sempre
contro chi, per difendere gli stupratori, accusa le donne”, si è
aggiunto
quello del mfpr-L’Aquila, che ha raccolto le parole d’ordine di
questa
manifestazione, per proiettarla verso quella, più generale, del 25
novembre
d’avanti al parlamento: “25 NOVEMBRE: contro tutte le violenze di
questo Stato
borghese sulle donne, Manifestazione delle proletarie in Piazza
Montecitorio”.
La necessità di legare la lotta contro la
violenza maschile
sulle donne a quella più generale e complessiva contro la violenza
sistemica e
di Stato, è stata ribadita anche al megafono, con la lettura del
volantino “dall’Aquila
alla Val Susa lo Stato arresta e stupra” e attraverso il
volantinaggio e la
circolazione dei materiali (l’appello delle lavoratrici delle coop
sociali di
Palermo, la piattaforma dello sciopero del 25, l’adesione delle
lavoratrici del
commercio dell’Aquila, l’invito del mfpr alle donne del 26 di
partecipare e
sostenere quella del 25, la locandina delle lavoratrici di
Taranto.
Questa manifestazione ha avuto anche il merito
di
predisporre le donne dell’Aquila in un contesto di ascolto e di
accoglienza
verso un’iniziativa, quella del 25, di cui erano completamente
all’oscuro.
Verso le 12,30 ci siamo spostate dal tribunale
per andare a
megafonare e volantinare al mercato, mettendo altri striscioni nei
punti più
visibili della città. Anche il volantinaggio è stato accolto
positivamente e
con curiosità, nonostante non fossero molte le persone presenti in
città.
Verso le 14 abbiamo sciolto la manifestazione
con un impegno
pubblico: se ci sarà un processo saremo ancora qui davanti al
tribunale al
fianco delle compagne denunciate, perché se toccano una toccano
tutte, perché
la solidarietà femminista non si ferma
Altre notizie sulla giornata saranno
probabilmente reperibili su radio ondarossa e radio black che
hanno seguito la/le manifestazioni di solidarietà (sembra ce ne
sia stata una anche a Pisa)
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