A Firenze più di 1000 persone sono scese in piazza rispondendo all'appello della Firenze antifascista
e antirazzista che si contrapponeva alla kermesse di Salvini in Piazza Santa Croce.
Abbiamo fatto ciò che avevamo detto: abbiamo manifestato per le vie del quartiere tra slogan e
interventi che sono riusciti a smascherare la propoaganda razzista, populista e oppurtinista di Salvini.
Renzi e Salvini sono due facce della stessa medaglia e, al di là della propoganda sul referendum, sono
corresponsabili della situazione che stiamo vivendo.
I governi che si sono succeduti e alternati negli ultimi trent'anni, fossero essi tecnici, di centrodestra
o centrosinistra, hanno partecipato direttamente alla costruzione dell'Unione Europa varando in
continuità tutte quelle leggi e riforme - scuola, università, lavoro, previdenza, privatizzazioni - che
determinano la condizione in cui oggi vivono milioni di lavoratori, disoccupati e pensionati.
A questo noi contrapponiamo la volontà di costruire un movimento di massa che esprima la necessità
di rottura con questo sistema di guerra e sfruttamento.
Con quest'intento abbiamo lanciato insieme a molte altre realtà del territorio questa giornata.
Questo crediamo sia un dato da valorizzare: non solo il corteo in sé rappresenta la riuscita di questa
giornata ma l'attivazione e il protagonismo con cui il corteo è stato costruito nelle riunioni, nelle
assemblee, nei volantinaggi e negli striscioni appesi in quartiere, nelle scuole e nelle università.
Proprio in queste occasioni ci siamo resi conto una volta di più di quanto la Lega, oltre i dati
elettorali,
sia un corpo avulso da questa città dove non ha una base di attivisti che ritrova solo nei rapporti con
alcuni gruppuscoli della galassia neofascista.
Per manifestare oggi hanno avuto bisogno di far chiudere un pezzo di città alla Questura. Hanno
militarizzato il percorso dei pullman (semivuoti) pagati dal partito che andavano e venivano da
Santa Croce per scaricare e riprendere chi era venuto da fuori: praticamente la totalità di quella
piazza. Piazza che sono riusciti a riempire a metà stando diradati e occupando l'altra mezza con
il palco, portandosi dietro la contraddizione di chi ancora continua a gridare "secessione" mentre
i neofascisti sventolavano qualche tricolore.
La manifestazione antifascista si è conclusa con gli interventi della Comunità Kurda in Toscana che
ha portato il proprio saluto alla piazza rilanciando la solidarietà internazionale nella lotta
all'imperialismo e al fascimo, degli imputati nel Processo contro il movimento fiorentino che hanno
ricordato l'appuntamento del 18 novembre alle ore 9.30 - giorno della sentenza di primo grado - sotto
il tribunale a dfi Firenze e il collegamento con la manifestazione di Roma dove altre migliaia di
lavoratori delle campagne hanno portato in piazza la lotta contro lo sfruttamento (che subiscono ad
opera del caporalato) con l'appoggio e la solidairetà attiva degli occupanti di casa e dei lavoratori dello
logistica.
Saremo ancora nelle piazze di questa città a portare avanti la nostra lotta senza delegare a nessuno le
nostre rivendicazioni e la nostra voglia di essere protagonisti del riscatto per un futuro migliore senza
più sfruttati né sfruttatori.
Centro Popolare Autogestito fi-sud
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