Quella che
segue è la piattaforma delle lavoratrici,
precarie, disoccupate, migranti, braccianti... che
porteremo il 25 novembre a Roma; su questa abbiamo chiesto
incontri con governo, parlamentari, Ministero del lavoro,
Miur, ecc.
MA FINO AL 24
CHIEDIAMO A TUTTE DI DARE UN CONTRIBUTO A QUESTA
PIATTAFORMA
MFPR
LA PIATTAFORMA DELLE DONNE PER IL 25 NOVEMBRE
-
Lavoro per tutte le donne
-
Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari –
No
Jobs act
-
NO a discriminazioni salariali, pari salario per pari lavoro
-
Aumento delle pause nelle fabbriche e in tutti i luoghi di
lavoro
-
Riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro, come difesa
anche della
nostra salute
-
Riposo sabato e domenica o 2 gg consecutivi nelle aziende a
turnazione continua
-
Turni che non aggravino la condizione delle donne
-
Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi
igienici)
a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e
della
dignità delle lavoratrici, richiesta agli Enti ispettivi di
una
verifica generale, sotto il nostro controllo!
-
Donne dappertutto, nelle Rsu, Rls, decise dalle lavoratrici
-
Assemblee sindacali retribuite delle operaie in più rispetto
a
quelle stabilite, perchè hanno doppi problemi;
-
Salario minimo garantito per tutte le donne
-
Nei passaggi di appalti o ditte, automaticità del passaggio
delle
lavoratrici con conservazione dei diritti acquisiti – nei
rapporti
part time, orario non al di sotto di 30 ore settimanali
-
NO al caporalato in agricoltura
-
Trasporto gratuito verso e dalle campagne
-
passaggio da salario a cottimo al salario orario -
applicazione del
CCNL, parità salariale con gli uomini
-
No all'uso di prodotti tossici durante il lavoro nei campi,
strutture
mediche vicino ai luoghi di lavoro
-
Diritto di residenza, cittadinanza, casa, reddito per tutte
le
migranti, uguali diritti lavorativi, salariali e normativi
per le
immigrate che lavorano
-
NO alla detenzione nei Cie, hotspot luoghi di violenza,
stupri da
parte delle forze dell'ordine
-
Nessuna persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai
servizi
sociali e al salario minimo garantito
-
Allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro – capi,
padroni, ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze
sessuali,
atteggiamenti razzisti, tutela delle lavoratrici denuncianti
-
Interventi immediati contro i denunciati per violenze,
stalking,
maltrattamenti
-
Divieto di permanenza in casa, se familiari o conviventi
-
Procedura d’urgenza nei processi per stupro e femminicidi e
accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne,
con
patrocinio gratuito per le donne.
-
Divieto di indagine sulla condizione matrimoniale, di
maternità, di
orientamento sessuale, nelle assunzioni o licenziamenti
-
NO a discriminazioni sul lavoro legate allo stato familiare,
di
maternità, di razza
-
Abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come
riconoscimento del doppio lavoro
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Estensione dei permessi retribuiti per malattia dei figli
oltre i 3
anni di vita dei bambini, per entrambi i genitori.
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Socializzazione e gratuità dei servizi domestici essenziali,
asili,
servizi di assistenza per anziani, ecc, aumento dei nidi e
scuole per
l'infanzia e vicino ai luoghi di lavoro
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Difesa e ampliamento del diritto di aborto
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Obbligatorietà di interventi di interruzione gravidanza in
tutte le
strutture pubbliche, abolizione dell’obiezione di coscienza
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Consultori laici gestiti e controllati dalle donne
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Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari
-
Abolizione nella pubblicità, nei giornali, nelle Tv, nei
testi
scolastici, ecc. di ogni contenuto offensivo,
discriminatorio,
fascista, sessista, razzista, contro le donne.
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