Proletari comunisti sostiene il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre, perchè è necessario un fronte popolare, proletario, anti Renzi, anti moderno fascismo, ma con i contenuti chiari e di netta delimitazione dai "No" di destra e fascisti, così come abbiamo espresso nei nostri manifesti e appoggiando tutte le lotte, le proteste, le manifestazioni, che esprimano il senso proletario, di classe di questo No.
Detto questo, combattiamo, critichiamo ogni illusione presente in alcuni movimenti sociali, antagonisti, del fronte del No, che mettono un "carico da 90" sull'esito del referendum, come se da questo dovesse venire, di per sè, la caduta del governo Renzi e lo sbarramento della sua politica reazionaria.
Si tratta di fatto, anche quando questa posizione è rappresentata con la mobilitazione di piazza, come la prossima del 27 novembre, di un'illusione elettoralista, che vede lo sbarramento della marcia del moderno fascismo attraverso il voto, e alternative elettorali.
In Italia abbiamo tante esperienze anche recenti che quando i governi borghesi cadono attraverso il voto, ad un governo se ne sostituisce un altro, che porta avanti la stessa politica di attacco, e anche in peggio, alle condizioni di vita, di lavoro, ai diritti dei proletari e masse popolari.
Solo la caduta dei governi attraverso le rivolte, le lotte dispiegate di classe e di massa, può aprire la strada ad un diverso e necessario percorso, che ponga all'OdG non nuove elezioni, ma una "Nuova Resistenza" per un nuovo potere operaio e popolare.
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