martedì 1 settembre 2015

pc 1 settembre - UN POSSIBILE PERICOLOSO PRECEDENTE

Il caldo, si sa, crea spesso dei problemi alla ragione: figurarsi cosa può succedere a chi non è abituato ad usare il cervello, ma parla solo perché ha la lingua in bocca; è il caso del noto ruttofono legaiolo, ex ministro della Semplificazione amministrativa – quello che diede fuoco, utilizzando un lanciafiamme, ad una catasta di scatoloni vuoti che dovevano simboleggiare un’operazione che si è ben guardato dal portare a termine durante il suo dicastero – Roberto Calderoli.
Il vice presidente pro tempore del Senato della Repubblica è indicato da più parti come il maggiore responsabile del deposito dei 513 mila emendamenti alla Legge che, se approvata, trasformerebbe la Camera alta del Parlamento borghese in un Ente totalmente inutile, per giunta infarcito di rifiuti della politica: i trombati eccellenti delle assemblee elettive locali sarebbero certamente parcheggiati qui, per non obbligarli a tornare a lavorare onestamente per vivere.

Secondo quanto scrive il quotidiano estremista renziano, La Repubblica, nella sua edizione di martedì venticinque agosto, il politicante legaiolo sarebbe disposto a ritirare le sue proposte di modifica qualora venisse concessa “la grazia ad un innocente”; il personaggio in questione è tale Antonio Monella, di Arzago d’Adda (Bg): costui è stato condannato in via definitiva, ad anni sei e mesi due di reclusione, per l’omicidio volontario di un ragazzo di diciannove anni che era penetrato nella sua villa con l’intento di portargli via il Veicolo a quattro ruote motrici ad alte prestazioni (Suv).

Concedere la grazia ad un omicida rischia di costituire un pericolosissimo precedente; non mi pare che ci sia bisogno di ‘sceriffi fai da te’, che è ben presumibile così facendo potrebbero sorgere come funghi.
Genova, 1° settembre 2015

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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