venerdì 4 settembre 2015

pc 4 settembre - Torino lo Stato borghese a difesa del fascio razzista Salvini reprime gli antifascisti - libertà per i compagni arrestati!

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6 arresti per corteo #MaiConSalvini 

  • Nella tarda mattinata di ieri a Torino è scattata un'operazione di polizia che ha portato all'arresto di 6 compagni e compagne del centro sociale Askatasuna. Le accuse riguardano il corteo che si tenne lo scorso 28 marzo in occasione del comizio del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. In quei mesi il fascio-leghista stava attraversando le piazze di diverse città italiane cercando di raccogliere consenso attorno a discorsi razzisti e xenofobi, funzionali a mantenere i propri privilegi di politico e a indirizzare il malcontento verso il basso piuttosto che contro i veri responsabili.
A Torino, come accaduto in molte altre città con lo slogan #MaiConSalvini, nelle settimane precedenti il comizio venne convocato un corteo cittadino per respingere la presenza di Salvini e il suo accolito di leghisti e neofascisti. La manifestazione di studenti, precari e migranti venne violentemente caricata a pochi metri dalla partenza mentre cercava di raggiungere piazza Solferino, luogo del comizio. Durante la carica 8 persone furono fermate e poi rilasciate in serata con una denuncia a piede libero, con l'eccezione di Daniele, giovane studente antifascista torinese, che venne trattenuto in carcere e poi trasferito agli arresti domiciliari per alcuni mesi.
A cinque mesi di distanza da quella giornata, arrivano ulteriori arresti decisi di concerto da Questura e Magistratura: 2 compagni - Francesca e Donato - sono stati portati al carcere delle Vallette, mentre altri 4 - Mattia, Damiano, Nicola e Luca - si trovano agli arresti domiciliari con restrizioni su visite e comunicazioni. Mentre proprio in questi giorni il dibattito tra i governi europei si divide tra il razzismo esplicito di alcuni e le offerte di "accoglienza" opportuniste di altri, a Torino vengono colpiti quanti in questi mesi si sono opposti con determinazione nel togliere spazio e visibilità a chi, come Matteo Salvini, si è costruito immagine e carriera grazie a retoriche securitarie e razziste.
Lega Ladrona, Torino non perdona!
Cecca, Donato, Mattia, Damiano, Luca e Nicola liberi subito!
Tutti liberi, tutte libere!

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