Raduni neofascisti, l'Anpi scrive a Mattarella: "Lo Stato vieti simili manifestazioni"
"Serve un intervento deciso delle istituzioni". Il presidente dell'associazione si rivolge anche ai presidenti di Camera e Senato e a Renzi per bloccare i meeting di CasaPound e Forza Nuova in programma a Milano.
Dopo l'ondata di indignazione partita dal web, anche il presidente nazionale dell'Anpi Carlo Smuraglia ha scritto una lettera aperta alle più alte cariche dello Stato, ai presidenti della Repubblica,
del Senato, della Camera, del consiglio dei ministri e al ministro degli Interni, chiedendo il loro "pronto e deciso intervento" in vista delle due "manifestazioni di netta marca fascista" previste nei prossimi giorni a Milano e a Cantù, in provincia di Como.
CasaPound ha annunciato la sua festa nazionale che si terrà a Milano, l'11, 12 e 13 settembre, mentre negli stessi giorni Forza Nuova ha organizzato il raduno al Campo Solare di Cantù. Una coincidenza che, in Rete, ha fatto parlare di 'settembre nero' lombardo. "La concomitanza di due manifestazioni del genere, che hanno precedenti ben noti, indigna e preoccupa chiunque sia dotato di una vera sensibilità democratica - scrive Smuraglia -. In particolare l'Anpi, riconosciuta da diverse sentenze di Tribunali militari come erede e successore dei Combattenti per la libertà, è legittimata e tenuta a reagire nei confronti di eventi che contrastino con i valori per i quali si batterono donne e uomini della Resistenza e su cui si fonda la Costituzione repubblicana".
"La nostra mobilitazione, dunque, è legittima e doverosa; ma non basta, perché il primo compito e il primo dovere di intervento - ricorda Smuraglia - spettano alle Istituzioni democratiche, che devono sapere, e far sapere, che i diritti di libertà trovano un limite imprescindibile nella natura democratica e antifascista del nostro Stato".
"A nome di tutta l'Associazione che ho l'onore di presiedere attendo, quindi - sottolinea il presidente nazionale dell'Anpi - un pronto e deciso intervento da parte di chi ha competenza in materia e una indifferibile presa di posizione delle massime Istituzioni nazionali sulla questione di fondo: l'Italia, che si è liberata 70 anni fa dalla dittatura fascista e dall'occupazione tedesca, è e deve essere un Paese democratico e antifascista, non lasciando alcuno spazio a chi sogna impossibili ritorni o propugna forme nuove di autoritarismo".
Il Comune di Milano, intanto, tramite l'assessore alla Sicurezza e coesione sociale Marco Granelli, ieri ha fatto sapere di avere già chiesto al Prefetto di discutere la questione del meeting di CasaPound alla prossima riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, "ribadendo la ferma contrarietà del Comune di Milano, città Medaglia d'Oro per la Resistenza, allo svolgimento, sul suo territorio, di manifestazioni con evidenti connotazioni fasciste".
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