Siamo giunti al 10 maggio finalmente. Aspettavamo questa data in tanti perchè la voglia di ritrovarci tutti insieme per manifestare le nostre ragioni era veramente tanta. Oggi saremo in tanti e tante per esprimere la nostra solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolo, incarcerati da dicembre con un’accusa assurda come quella di terrorismo. Siamo a Torino per Forgi e Paolo, per tutti gli oltre 1000 notav indagati in quattro anni . Sfileremo per una Torino che sappiamo comprendere le ragioni della lotta notav, ma domani sarà allarmata, terrorizzata ci viene da dire. Terrorizzata da l’ennesima blindatura attuata per far accrescere la nostra pericolosità agli occhi di tutti. Una strategia che ieri si è ben palesata con i betadefence intorno al palazzo di giustizia, con gli articoli di giornale, con l’elicottero della polizia che ha rovinato il bel tempo che maggio ci ha regalato.
In questi anni la politica ha finito gli argomenti contro di noi, perdendo qualsiasi confronto. I tecnici favorevoli al Tav che hanno sempre rifiutato il confronto, hanno lasciato il passo agli esperti di ordine pubblico. In campo a rappresentare i governi di turno, quelli che hanno deciso democraticamente (!) la realizzazione della Torino Lione, ci sono le forze dell’ordine e i militari, con la magistratura che la fa da padrone indossando l’elmetto e diventando parte del conflitto.
Un’opera repressiva, una crociata, che ci sentiamo serenamente di dire che non sia disinteressata, basti pensare Alle strane amicizie del pm Rinaudo.
E’ senza paura, con coraggio e dignità che marceremo oggi per Torino, per chiedere la liberazione di tutti i notav, per ribadire il no ad un’opera inutile e dannosa, per il futuro di tutti.
Un’appello molto chiaro, Contro la vendetta di stato, per la giustizia. Con Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, per tutte e tutti noi, è stato sottoscritto da centinaia di persone tra scrittori, attori, musicisti, docenti, semplici cittadini.
Siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo e che avremo, e il nostro slogan da Sarà Dura è divenuto da tempo A l’è Dura!
Ma state sicuri che non ci arrenderemo, e non lasceremo intentata nessuna battaglia, e anche oggi lo urlemo con tutta la forza:
Siamo Tutti Colpevoli di Resistere!
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