Mentre Crocetta sta licenziando molti lavoratori perché supererebbero i 20.000 euro di isee all'anno e si appresta a "scoprirne" tanti altri, la borghesia mafiosa, corresponsabile dei peggiori crimini, continua a vivere alla grande
L'Ars continua a versare il vitalizio all'ex governatore
siciliano in carcere per mafia: il decreto Monti taglia le pensioni solo a chi
ha compiuto reati contro la pubblica amministrazione
03 maggio 2014
Seimila euro al mese di pensione per il detenuto Cuffaro
PALERMO - Senza tanto clamore da tre anni riceve il
vitalizio, come molti ex deputati dell'Assemblea regionale. Nonostante lui sia
un ex particolare, quantomeno. Il suo nome è Salvatore Cuffaro, governatore
potentissimo della Sicilia per otto lunghi anni, in carcere a Roma dal gennaio
2011 per scontare una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato alla
mafia. Dall'aprile di tre anni fa l'amministrazione di Palazzo dei Normanni versa
il vitalizio a Cuffaro, un assegno da circa 6 mila euro lordi al mese, perché
non esiste alcune norma, nazionale o regionale, che preveda lo stop al
vitalizio per ex deputati agli arresti. E la "pensione" di Cuffaro
non sarà intaccata nemmeno dal regolamento appena approvato da Sala d'Ercole,
che accoglie nell'Isola del tesoro le norme imposte dal decreto Monti sui costi
della politica. Norme che prevedono la "sospensione del vitalizio per chi
è condannato per reati contro la pubblica amministrazione con pena accessoria
dell'interdizione dai pubblici uffici".
http://palermo.repubblica.it
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