Ieri, a Firenze, un’altra donna è stata barbaramente
uccisa. Si chiamava Andrea Cristina Zamfir, 26 anni, rumena, trovata nuda,
inginocchiata e legata ad una sbarra con le braccia spalancate, «come se fosse
crocifissa» - ha detto l’uomo che lunedì mattina l'ha trovata per primo.
Uccisa dopo una serie di
sevizie sessuali e lasciata morire sotto un cavalcavia alle porte della città.
L’anno scorso, sempre a Firenze, una
prostituta fu violentata e ritrovata nuda e legata con lo scotch, ma ancora
viva. L’ipotesi degli investigatori è che si tratti di un violentatore seriale,
che questa volta ha anche ucciso.
Maniaci, ma
soprattutto mariti, compagni, ex, fidanzati, conoscenti, sconosciuti ecc.. sono
gli artefici della carneficina delle donne, del femminicidio, alimentato dalla
cultura maschilista, patriarcale, misogina,di questa società,di questo sistema
putrido e reazionario che fa dell’oppressione, della subalternità e della
violenza sessuale e di ogni genere sulle donne, il proprio puntello.
PER LE
DONNE UCCISE NON BASTA IL LUTTO
PAGHERETE
CARO, PAGHERETE TUTTO!
La violenza e il
massacro delle donne non possono essere considerati una normalità, non possono
essere più accettati come frutto di menti malate, di mele marce da estirpare da
una società sana. Perché di sano in questo società non vi è proprio nulla!
Sono proprio
questi tragici fatti che, più di ogni altra questione, mostrano ampiamente che
il sistema in cui ci costringono a sopravvivere è profondamente MALATO, DA
ABBATTERE, DA TRASFORMARE RADICALMENTE!
Perciò è
necessaria la ribellione, l’autorganizzazione, la rivolta, la rivoluzione delle
masse femminili.
NON CI
SONO E NON CI POSSONO ESSERE ALTRE
PAROLE…!
Pa, 06.05.2014
Lavoratrici SLAI Cobas s.c. Policlinico-Palermo
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