"Gli operai della Volkswagen in
Tennessee hanno bocciato al referendum la proposta di eleggere
rappresentanti del sindacato in azienda
La battaglia condotta dal leader della
Uaw per portare il sindacato dei lavoratori dell'auto negli Stati
americani del Sud si è chiusa con una cocente sconfitta: gli operai
della fabbrica Volkswagen di Chattanooga, in Tennessee, hanno
bocciato venerdì in un referendum, sia pure con un risultato di
misura - 712 voti contro 626 - la proposta di farsi rappresentare
dalla Uaw e formare un consiglio di fabbrica "alla tedesca".
La campagna per il voto è stata infuocata e ha visto l'impegno diretto a favore del "no" al sindacato di numerosi politici repubblicani, tra cui il senatore locale Bob Corker. La Uaw sta tentando da anni di ottenere una rappresentanza negli impianti automobilistici aperti nel Sud degli Usa dai costruttori tedeschi, giapponesi e coreani, dove la Uaw ha difficoltà ad entrare".
La campagna per il voto è stata infuocata e ha visto l'impegno diretto a favore del "no" al sindacato di numerosi politici repubblicani, tra cui il senatore locale Bob Corker. La Uaw sta tentando da anni di ottenere una rappresentanza negli impianti automobilistici aperti nel Sud degli Usa dai costruttori tedeschi, giapponesi e coreani, dove la Uaw ha difficoltà ad entrare".
Nelle fabbriche Usa
l'entrata del sindacato ha una procedura già di per sé ostativa:
una quota prefissata di lavoratori deve richiederne la presenza;
quindi sotto il controllo di 5 membri (del National Labor Relations
Board) di nomina presidenziale vengono indette elezioni tra tutti i
lavoratori per scegliere se far entrare il sindacato in fabbrica o
no. In base al risultato delle votazioni si ha l'union shop
(sindacato rappresentante dei lavoratori) o non union shop (fabbrica
non sindacalizzata). Entro un periodo di tempo prefissato il
sindacato che ha vinto le elezioni deve stipulare un contratto di
lavoro.
"In questo caso la Volkswagen a
Chattanooga non aveva dimostrato ostilità al sindacato; del resto il
sistema tedesco vede la partecipazione dei dipendenti alla gestione e
in particolare al consiglio di supervisione dell'azienda. Proprio per
questo la Uaw si era impegnata a Chattanooga - fabbrica inaugurata
tre anni fa - in una lunga campagna, e nel settembre scorso aveva
annunciato di aver ottenuto le firme di una maggioranza degli operai
a sostegno del referendum.
Nelle ultime settimane però gli oppositori - sostenuti dal partito repubblicano - hanno fatto leva sul rischio, vero e presunto, che il flusso di investimenti si prosciugasse in caso di apertura alla Uaw.
Proprio l'assenza del sindacato in fabbrica, oltre ai costi del lavoro inferiori, è stata uno dei fattori che ha attirato verso gli Stati del Sud una grossa fetta degli investimenti automobilistici degli ultimi trent'anni. Con 300mila posti di lavoro nel settore auto, pari all'8% della sua forza lavoro, il Tennessee è ormai lo stato che più dipende dalle quattroruote, se si escludono il Michigan di Detroit, l'Indiana e l'Ohio.
Gli operai della Volkswagen di Chattanooga guadagnano in media 20 dollari l'ora: meno dei 28 dei veterani di Detroit, ma più dei 15 dollari che le Big Three pagano a chi è stato assunto dopo il 2009. In un contesto economico in cui la concorrenza per attrarre investimenti è sempre più elevata (e viene sfruttata al massimo dalle aziende), la maggior parte degli operai ha preferito mantenere un sistema che ha finora funzionato". (da Sole 24 Ore).
Nelle ultime settimane però gli oppositori - sostenuti dal partito repubblicano - hanno fatto leva sul rischio, vero e presunto, che il flusso di investimenti si prosciugasse in caso di apertura alla Uaw.
Proprio l'assenza del sindacato in fabbrica, oltre ai costi del lavoro inferiori, è stata uno dei fattori che ha attirato verso gli Stati del Sud una grossa fetta degli investimenti automobilistici degli ultimi trent'anni. Con 300mila posti di lavoro nel settore auto, pari all'8% della sua forza lavoro, il Tennessee è ormai lo stato che più dipende dalle quattroruote, se si escludono il Michigan di Detroit, l'Indiana e l'Ohio.
Gli operai della Volkswagen di Chattanooga guadagnano in media 20 dollari l'ora: meno dei 28 dei veterani di Detroit, ma più dei 15 dollari che le Big Three pagano a chi è stato assunto dopo il 2009. In un contesto economico in cui la concorrenza per attrarre investimenti è sempre più elevata (e viene sfruttata al massimo dalle aziende), la maggior parte degli operai ha preferito mantenere un sistema che ha finora funzionato". (da Sole 24 Ore).
Ma
sono anni che la crescita del sindacato è ferma nelle maggiori
fabbriche Usa. Pur se nel ventennio passato gli operai occupati sono
aumentati gli iscritti ai sindacati sono diminuiti. Calo in
particolare nell'industria manifatturiera fortemente toccata dalla
ristrutturazione e dalla modifica collocazione dell'industria –
lieve crescita nel settore servizi, amministrazione ma essenzialmente
degli impiegati.
In contemporanea è
cresciuta la spinta alla flessibilità nell'utilizzo di forza-lavoro
e ad un contenimento dei salari, o con ristrutturazioni brutali o con
gli accordi sindacali, per avere flessibilità dei turni,
ringiovanimento della forza-lavoro a condizioni inferiori; ma anche
accordi per la riduzione della copertura per le spese dell'assistenza
sanitaria, attraverso un aumento della partecipazione a carico degli
operai a queste spese.
In alcune fabbriche
i sindacati fanno questi accordi per avere in cambio un aiuto alla
sindacalizzazione delle fabbriche.
Quindi, chiaramente
la responsabilità di questa sconfitta sindacale della Uaw, come del
calo degli iscritti, non è da attribuirsi solo a pesanti
interferenze esterne, ma al ruolo, ormai storico, di aperto cogestore
da parte del sindacato dei pesanti processi di intensificazione dello
sfruttamento delle grandi aziende in particolare, che ha fatto negli
anni acquistare potere nelle aziende ma perdere tra i lavoratori.
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