I soli stranieri nei nostri quartieri sono gli sbirri e i fascisti”.
Era scritto sullo striscione di apertura del corteo che ieri sera, alle
22.15, ha attraversato il centro di Ginevra. Centinaia di persone,
soprattutto studenti, giovani dei collettivi antirazzisti e di
Solidarité, sono scesi in piazza per protestare contro il voto di
domenica sull'iniziativa UDC “Contro l'immigrazione di massa”. Fumogeni,
musica e slogan “No ai fascisti nei nostri quartieri” ma anche “contro
il padronato che divide et impera” e la classe politica dirigente,
“responsabile dell’ascesa di idee razziste in Svizzera”. Subito dopo il
risultato del voto di domenica in diverse città della Svizzera – Zurigo,
Lucerna, Berna - si erano svolte manifestazioni di protesta, spontanee.
“La vostra Svizzera, il nostro orrore” si leggeva su uno degli
striscioni retto da manifestanti a Berna durante il corteo. Ma il leit
motiv in tutte le città dove si è sceso in piazza, scandito al megafono e
scritto sugli striscioni, è stato soprattutto. “ci vergogniamo”.(da contropiano)
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