Per informazione degli avvenimenti in Spagna - libera traduzione da El Pais online
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Il movimento 15-M non smantellerà le tende stasera, come previsto. L'assemblea di Plaza del Sol di Madrid ha deciso di rimanere, per ora, una settimana in più, almeno fino al voto di sabato prossimo nei quartieri e domenica prossima per decidere cosa fare.
A mezzogiorno l’assemblea ha votato una delle tre opzioni principali: continuare per un'altra settimana almeno, restane a coordinare il movimento e ottenere un reale cambiamento sociale o fissare obiettivi specifici. Alla fine si è deciso per altri sette giorni di presidio. La concentrazione ha deciso di creare una nuova commissione, per la permanenza, per garantire la protesta affinché non venga distrutta o sciolta nel caso in cui la polizia cercasse di mandarli via.
Mentre a Barcellona ieri avevano deciso di continuare fino a metà giugno, i manifestanti di oggi da altre città in Spagna hanno deciso di aspettare la fine delle votazioni. "La rivoluzione deve essere di tutti", hanno ricordato.
A Valencia, dalla Piazza del Municipio, i manifestanti hanno invitato a recarsi alle urne con la maglietta del movimento 15-M, con lo slogan: "I nostri sogni non finiscono nelle vostre urne - 15-M." Alle 12 e 17 spettacoli contro i politici.
I politici che sono venuti a votare non potevano eludere le questioni circa gli effetti che il movimento di 15 M possono avere sui risultati delle elezioni. Il Primo Ministro è andato in punta di piedi e ha sottolineato che i cittadini votano liberamente e individualmente e che "questa è la grandezza della democrazia". Il Leader dell'opposizione Mariano Rajoy non ha parlato direttamente delle rivendicazioni dei manifestanti, ma ha dichiarato che "la cosa più importante di una persona è poter decidere sule questioni generali che lo interessano è il voto" perché è " con il voto che il cittadino dà fiducia e la toglie."
Il primo vice presidente del governo, Alfredo Pérez Rubalcaba, ha fatto specifico riferimento al tema del movimento e “alla democrazia reale". Dopo la votazione, il ministro degli Interni ha riconosciuto che "la democrazia, infatti, non è solo votare, ma senza voto non c’è democrazia". Il ministro della Giustizia, Francisco Caamaño ha votato questa mattina nella città di Padrón Coruña e ha espresso il suo rispetto "come democratico" per il movimento 15-M.
Le manifestazioni in Spagna stanno diventando anche occasioni di intrattenimento. A Valencia i bambini prendono il linguaggio del movimento 15-M. Un bambino che ha sete dice: "Andiamo a prendere l'acqua, viva la rivoluzione", dice Paul Ferri. In Plaza de Catalunya a Barcellona, decine di ragazzi organizzano uno spettacolo per bambini preceduta dalla chocolatada. A Madrid Inditex ha offerto ai manifestanti in tenda la possibilità di collegarsi ai negozi del gruppo più vicino per fornirsi di energia elettrica. Il movimento non ci ha pensato due volte a rifiutare l'offerta del gigante tessile; preferiscono pannelli solari e generatori, hanno detto.
Il Vice Primo Ministro e Ministro degli Interni Alfredo Perez Rubalcaba, ha incontrato sabato mattina i responsabili delle forze di sicurezza e ha constatato lo sviluppo pacifico della concentrazione e la corretta azione delle forze di polizia, che si sarebbe limitata a vigilare fino ad ora, senza sgomberare i manifestanti.
Ieri tutte le concentrazioni di Spagna hanno concordato di non fare slogan politici. Per un migliore coordinamento di Puerta del Sol hanno steso un enorme telo su una edicola per proiettare le immagini della situazione delle piazze in altre città. Gli organizzatori hanno ricevuto oltre 300 richieste dalla Spagna e altri paesi di espandere il loro dominio tomalaplaza.net…
Ieri è stato il giorno di maggior concentrazioni.
Le piazze occupate: Madrid, Barcellona, Valencia, Zaragoza, Oviedo, Alicante, Murcia, Bilbao, Leon, Tarragona, Pamplona, San Sebastian, Vitoria, Cadice, Palencia, Ávila, le quattro province della Galizia, Palma di Maiorca, Las Palmas Gran Canaria, Santa Cruz de Tenerife o Cuenca.
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