Gli operai della Fincantieri di Palermo questa mattina saranno in assemblea (organizzata dai sindacati confederali) per decidere sul da farsi dopo le notizie sul piano industriale presentato dall’attuale amministratore delegato Bono che prevede chiusure di cantieri e cassa integrazione o mobilità, cioè licenziamenti, per tanti operai.
Così com'è il piano prevede il mantenimento, ma la questione è tutta da verificare, della manutenzione, mentre salterebbe il settore delle costruzioni, praticamente quello dà il vero lavoro.
Se a queste notizie si aggiungono quelle che abbiamo già riportato, e cioè quella dell'effettivo ridimensionamento delle aree del cantiere e della necessità comunque della ristrutturazione dei bacini la situazione è davvero di allarme per la stabilità del posto di lavoro, almeno per gli operai della Fincantieri, perché per quelli dell'indotto già la situazione è drammatica.
Come si vede a Genova e a Castellammare l'iniziativa che può portare a qualche soluzione è degli operai che devono saper approfittare per lotte unitarie tra tutti gli stabilimenti innanzi tutto per la difesa del posto di lavoro, a conferma che le chiacchiere dei sindacalisti non servono a niente se non a perdere tempo, e farlo guadagnare ai padroni!, siano essi pubblici o privati: i confederali a Palermo hanno mandato l'ennesima lettera allarmata al presidente della Regione Lombardo perchè dicono... “chiediamo il sostegno della politica e degli amministratori"...
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