lunedì 10 gennaio 2011

pc quotidiano 10 gennaio - Pd va a casa pound in campania

Esponente del Pd ospite a Casa Pound
L'Anpi protesta: ''Un gravissimo errore"
Valerio Pisaniello (Pd) ha partecipato a un convegno organizzato dai neofascisti a Cervinara (Avellino) lo scorso 4 gennaio. Mauriello (Sel) nega di esserci andato. Il segretario regionale dell'associazione partigiani: "Offesi i sentimenti antifascisti degli iscritti a Pd e Sel"
di MATTEO PUCCIARELLI


NAPOLI - Casa Pound torna a far parlare di sé e ad agitare gli animi a sinistra. L'associazione, legata a un centro sociale di estrema destra della Capitale e che si ramifica un po' in tutta Italia, promuove spesso incontri su temi "eretici" per essere un'organizzazione neofascista: le figure di Che Guevara, di Bettino Craxi, di Rino Gaetano e così via. E talvolta invita a partecipare rappresentanti del mondo della sinistra. Il dilemma è sempre lo stesso, per chi riceve l'invito: dialogarci con questi ragazzi oppure no? Avrà pensato di sì il dirigente regionale dei Giovani Democratici ed ex Sinistra Giovanile Valerio Pisaniello, che ha partecipato ad un incontro che si è tenuto a Cervinara (Avellino) lo scorso martedì 4 gennaio. Altre voci - poi smentite - avevano dato per certa anche la presenza di Pino Mauriello, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. Che poi ha parlato di "banale equivoco". Insomma, fatto sta che l'Anpi non l'ha presa bene ed era partita in quarta contro i due.

L'attacco dell'Anpi - Il segretario regionale campano, Daniele Maffione, spiegava che "con la loro disponibilità Pisaniello e Mauriello hanno pesantemente offeso i sentimenti antifascisti degli iscritti ai rispettivi partiti, compromettendo anche la propria dignità di rappresentanti democratici. E’ noto infatti - prosegue la nota - che organizzazioni come Casa Pound, che agiscono impunenemente alla luce del sole, facciano esplicito richiamo al 'fascismo del III millennio' inneggiando alla soppressione della Costituzione della Repubblica, dei diritti civili e delle libertà politiche e sociali conquistate dalla Resistenza". Secondo Maffione "questa organizzazione squadristica anima strutture collaterali, che si presentano sottoforma di associazioni culturali, che tentano d’ingannare le nuove generazioni con un finto radicalismo, che cela in realtà violenza e revisionismo storico. Casa Pound è protagonista di aggressioni a sedi politiche e sindacali in tutto il Paese, persegue la violenza a danno di immigrati, studenti e militanti antifascisti. Viene foraggiata da finanziamenti leciti ed illeciti di noti esponenti politici, legati al Pdl ed altre formazioni politiche minori, da tempo insediati in enti locali ed attività commericali di vario tipo. Molti degli ispiratori degli odierni gruppi neofascisti - continuava il dirigente campano dell'Anpi - sono stati implicati in azioni terroristiche negli anni’70 ed ’80, dove sono rimaste vittime centinaia di persone".

La notizia su Internet - Nel giro di un paio di giorni la cosa ha fatto il giro di numerosi siti legati alla sinistra. Riaprendo la discussione, sempre molto animata, circa Casa Pound e l'opportunità o meno di "parlarci". Solo poco tempo fa l'ex direttore di Liberazione (quotidiano di Rifondazione Comunista) Piero Sansonetti aveva deciso di partecipare a uno degli incontri del centro sociale di estrema destra. Vista la reazione sdegnata di associazioni, movimenti e 'opinion leaders' della sinistra antagonista il giornalista - adesso vicino a Sinistra e Libertà - aveva dato forfait all'ultimo minuto.

Il dietrofront di Mauriello - Dopo l'alzata di scudi, è arrivata la precisazione dell'esponente vendoliano: "Solo un difetto di comunicazione e un banale equivoco hanno permesso che il mio nome e quello del mio partito potessero figurare nel manifesto di presentazione dell’evento. Tranquilli 'compagni', non vi è stata nessuna commistione tra Sel e Casa Pound".

L'Anpi rilancia - Comunque sia, l'associazione dei partigiani è decisa a portare avanti la propria battaglia contro il centro sociale neofascista: "Chiediamo l’applicazione della XII Disposizione transitoria e definitiva della Costituzione, della Legge Scelba del 1952 e della Legge Mancino del 1993, che sanciscono il reato di apologia di fascismo. Chiediamo che Casa Pound e tutte le organizzazioni neofasciste che agiscono impunemente nel nostro Paese e nelle nostre città vengano immediatamente disciolte, i capi processati ed i patrimoni immobiliari e finanziari restituiti allo Stato italiano".

Nessun commento:

Posta un commento