Giovedì e venerdì si svolgerà a Mirafiori il Referendum voluto da Marchionne per imporre, con il ricatto della chiusura della fabbrica, un contratto da vero fascismo aziendale: condizioni di lavoro massacranti, limitazione ai diritti di malattia, niente diritto di sciopero, solo sindacati filopadronali.
Un attacco che si estenderebbe presto all’intero paese e che vorrebbe cancellare anni
di conquiste, riportando le condizioni dei lavoratori in Italia agli anni ’50.
La netta opposizione della Fiom rappresenta non solo la resistenza degli operai
coinvolti, di Mirafiori come di Pomigliano, ma gli interessi fondamentali di tutti i
lavoratori. E ha fatto sì che un’operazione di pura prepotenza padronale e di
compiacenza vergognosa di FIM, UILM e UGL si sia trasformata in un dibattito
nazionale sui problemi dei diritti e delle condizioni del lavoro operaio negati e
messi da parte per tanti anni. A partire da una vera rappresentanza sindacale, dalla
tutela della salute e dalla necessita di adeguare i salari ai livelli europei.
Queste ragioni stanno aggregando intorno agli operai un fronte sociale molto ampio,
che si è visto bene nella manifestazione della FIOM del 16 ottobre scorso, dagli
studenti ai lavoratori dei servizi pubblici e ai precari di tutti i settori, con
l’obiettivo di combattere e rovesciare le politiche sociali degli ultimi vent’anni.
Perciò i lavoratori sono tutt’altro che isolati e anzi ci sono tutte le condizioni
perché le iniziative di lotta in fabbrica acquistino un significato e una risonanza
che da una parte le rafforzano e dall’altra riaffermano il ruolo centrale dei
lavoratori in quel movimento.
Come prima cosa, si tratta di far capire bene ai padroni a quali problemi andranno
incontro nella gestione dei rapporti di lavoro se intendono appoggiare Marchionne.
Sostenere i lavoratori di Mirafiori significa anche, oggi alla Piaggio, rafforzare le
nostre rivendicazioni sui tempi, i ritmi di lavoro, la sicurezza e i diritti
sindacali, contro una politica aziendale non tanto lontana da quella della FIAT.
A FIM e UILM, che hanno firmato un accordo alla FIAT che, oltre a consegnare i
lavoratori nelle mani del padrone, prevede l’eliminazione della FIOM dalle fabbriche,
diciamo che questa firma determinerà conseguenze pesanti nei rapporti sindacali in
fabbrica e invitiamo i delegati di questi sindacati a prendere le distanze da queste
scelte e stare dalla parte dei lavoratori.
In sostegno e solidarietà ai lavoratori di Mirafiori indiciamo per mercoledì 12 uno
sciopero a partire dalle ore 9.30. (Concentramento in 2R).
RSU FIOM PIAGGIO
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