Dopo mesi di attesa stamattina i disoccupati organizzati del progetto BROS hanno incontrato l’Assessore Nappi. Aria di tensione e di preoccupazione, si respirava già tra le fila del lungo corteo partito da Piazza Nazionale, che con determinazione si dirigeva presso la sede dell’Assessorato al Lavoro nel centro direzionale, dove centinaia e centinaia di disoccupati hanno urlato e rivendicato il proprio diritto al lavoro e ad una vita dignitosa negataci nel corso di questi lunghi anni di lotta e che purtroppo ancora oggi dobbiamo dire vediamo esserci negata.
Una vasta delegazione dei rappresentanti dei vari spezzoni del movimento BROS è stata ricevuta dall’Assessore al Lavoro Nappi che non ha mancato anche in questa occasione di manifestare tutta la sua arroganza e la completa non curanza della problematica che affligge questo bacino.
L’assessore, dopo aver incensato se stesso per la svolta, a suo dire, impressa alla questione del lavoro in questa città ed in particolare per quanto ha prodotto in questi mesi per dare soluzione alle nostre istanze, non è andato oltre l’illustrazione di quanto già sapevamo del suo fantomatico piano straordinario per il lavoro. Benchè l’incontro di questa mattina dovesse servire a chiarire i risvolti
occupazionali per i precari Bros, l’assessore si è limitato a chiarire cos’è in sostanza l’avviso pubblico apparso sul sito regionale lo scorso 27 dicembre 2010, spiegando in che modo questa platea, insieme alle altre migliaia di disoccupati campani, dovrebbe avere la possibilità di accedere al mondo del lavoro.
Purtroppo a chiare domande, come quella per sapere in che modo e dove la platea degli organizzati sarebbe stata collocata lavorativamente, se si trattasse di una vera stabilizzazione o solo di contratti precari, se fosse previsto il ripristino del sussidio economico anche con l’avvio di lavori socialmente utili fino all’avverarsi di uno sbocco lavorativo, i movimenti presenti hanno avuto risposte incongruenti e quindi non soddisfacenti. L’Assessore non solo ha sviato sul nocciolo della questione, ma è stato incapace di spiegarci la non fattibilità delle proposte da noi messe sul tavolo per far partire, proprio con i fondi stanziati per il piano e quelli disponibili per l’impiantistica sui rifiuti, gli investimenti per la creazione di nuova occupazione. Alla fine, incalzato dalla delegazione per avere risposte, si è sottratto del tutto alla discussione dando palesemente ragione alla nostre preoccupazioni, e cioè che il tanto decantato piano della giunta Caldoro non è altro che l’ennesimo fallimento della politica Campana che ancora oggi, dopo 14 anni di lotta e sacrifici, non sa e non vuole dare soluzioni concrete a questo bacino di disoccupati. La delegazione a questo punto ha provveduto a chiarire all’Assessore che i movimenti non sono disposti a rimanere con un pugno di mosche. Proprio mentre si continua a procedere ad assunzioni clientelari nelle società del comune e mentre i volontari della protezione civile, nuovo bacino elettorale per politici come Nappi e soci, grazie alla politica dell’emergenza, si avviano ad essere assunti come guardie ambientali (parliamo di ben 1500 assunzioni), è inaccettabile che ai precari BROS si proponga di aspettare ed avere fede nel miracolo che chissà quali aziende (se ci saranno) possano chiamare 50/100 di loro nell’arco di tutto l’anno per contratti di somministrazione che nella migliore delle ipotesi arrivano a 9 mesi. Dopo 14 anni di lotta pretendiamo un percorso specifico per tutti noi, che dia finalmente una svolta concreta alla nostra vertenza. Messo alle strette e non avendo soluzioni chiare e concrete l’Assessore ancora una volta è scappato a gambe levate facendosi scudo di circa 20 funzionari digos, per poi fare anche stavolta la parte della vittima dichiarando ai mass-media di essere stato aggredito dai precari BROS.
Come Movimento di Lotta per il Lavoro crediamo e invitiamo tutti i precari a non
mollare la presa, ma anzi ad unire le forze per fare fronte comune, per abbattere il muro che le istituzione hanno costruito per farsi scudo e non dare soluzione alla nostra vertenza. Solo con la lotta possiamo vincere e raggiungere l’obbiettivo prefissatoci ben 14 anni fa e cioè il lavoro stabile e sicuro.
Movimenti di Lotta per il Lavoro Banchi Nuovi - M.D.A.Acerra (b. buozzi)
M.D.A. Acerra (ex macello) - Zona Orientale - M.C.I. Scampia -Idea Nord
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