AL fianco degli studenti
contro la repressione
All'indomani delle entusiasmanti lotte degli studenti contro il ddl Gelmini che sancisce il diritto all'istruzione su base classista, e dopo gli arresti e le denunce nel corso delle manifestazioni, puntuali, proprio durante la pausa delle vacanze natalizie, a Milano arrivano le denunce a carico di studenti “rei” di aver occupato scuole, partecipato alle numerose, prolungate giornate di lotta, non senza l'immancabile e sempre uguale-qualsiasi sia il tema- dichiarazione del vicesindaco-sceriffo di Milano che invoca il pugno di ferro e preannuncia l'immancabile costituzione parte civile del comune.
Gli studenti hanno mostrato grande determinazione, fantasia nella lotta contro un presente di incertezza, precarietà e un futuro di disoccupazione certa, di sfruttamento sino alla morte. Hanno saputo trasformare lo slogan “Noi la crisi non la paghiamo” in “Noi la crisi ve la creiamo” intervenendo direttamente nella politica degradata, squalificata corrotta di questo paese con la compravendita aperta di voti per tenere in piedi questo governo.
Gli studenti hanno avuto la capacità di mettere in piedi un movimento che non fa sconti a nessuno, sono intervenuti su tutti gli aspetti ed i fronti della lotta: dalle contestazioni a Bonanni a quelle alle testate giornalistiche che hanno demonizzato la loro lotta, alla interlocuzione con pezzi di lavoratori in lotta-compresa la manifestazione della Fiom del 16 ottobre a Roma- portando la parola d'ordine dello sciopero generale, subito! Chiamando a raccolta i lavoratori, precari, disoccupati. Purtroppo poche sono state le risposte in tal senso.
Da subito il tentativo è stato di demonizzarli, di dividerli in buoni e cattivi, non permettiamolo! La stessa disponibilità dichiarata del segretario della Cgil di Milano a mettere a disposizione il collegio di difesa degli avvocati se ci dovesse essre un processo va in tal senso, dice, infatti, Rosati:”....Ovviamente non siamo intenzionati a coprire le devastazioni ingiustificate...”
I lavoratori, in primis, devono schierarsi al fianco dei loro figli, non permettere che vengano criminalizzati, repressi, ma difenderli e solidarizzare con loro “senza se e senza ma”, facciamo sentire loro la solidarietà, stringiamoci al loro fianco, costruiamo un comitato in loro sostegno.
Slai cobas per il sindacato di classe- Milano
per contatti: cobasdiclasse.mi@gmail.com
cell:3387211377
martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18
c/o coa Transiti via Transiti, 28 MM1 Pasteur
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