il blog di Operai contro è uso pubblicare corrispondenze operaie, a volte efficaci, a volte puramente anonime e demagogiche di operai che lanciano il sasso e nascondono la mano;
a Operai contro questo va bene, agli operai dotati di coscienza di classe e ai comunisti no, anzi questa attitudine fa leggermente schifo
E' il caso della lettera che operai contro pubblica oggi che riportiamo.
PALOMBELLA, NOI LO CONOSCIAMO BENE
L’accordo antioperaio imposto dalla Fiat e firmato dagli accondiscendenti sindacati
padronali, Cisl, Uil, Fismic e Ugl, non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ultima tappa
dell’attacco da anni condotto dai padroni agli operai per sfruttarli sempre più
aspramente, peggiorandone ulteriormente le condizioni di lavoro e di vita. Al ricatto
di Marchionne gli operai devono, uniti, rispondere un fermo “no”.
Ma a noi operai dell’Ilva di Taranto per dire “no” a tale accordo infame sarebbe
bastato anche soltanto leggere, tra i firmatari, il nome di Rocco Palombella,
segretario generale della Uilm. Noi lo conosciamo bene, Palombella: dal 2003 al 2009
è stato segretario provinciale della Uilm di Taranto, per anni ha collaborato con il
padrone Emilio Riva a incrementare lo sfruttamento degli operai, a diminuire le
condizioni di sicurezza e ad aumentare il numero di incidenti, spesso mortali, a
intimorirli, a impedire che scioperassero e manifestassero tutta la loro rabbia. Noi
ricordiamo quando davanti ai cancelli si è più volte affannato a placarci, dopo la
morte di uno o più nostri compagni, cercando di venderci che da allora in poi le cose
sarebbero cambiate. Palombella è di quei sindacalisti che hanno costruito una
splendida carriera sulla pelle e sul sangue degli operai. Queste cose bisogna dirle,
fare nome e cognome. Perciò gli accordi firmati da tali sindacalisti non li
accettiamo. E i sindacalisti che firmano tali accordi non li vogliamo più, né dentro
né davanti alla fabbrica. Addirittura Palombella, dalle colonne del “Riformista”,
dopo aver lanciato un appello alla Fiom perché torni a essere un sindacato serio, ha
ammonito che “Se a Mirafiori vince il sì un eventuale rientro della Fiom nell’accordo
passa per un nostro via libera che non è scontato”. Ma chi crede di essere? Via dalle
fabbriche, vada a zappare il mare!
Operai di Mirafiori, siate uniti contro tutti i sindacalisti venduti al padrone,
aperti e mascherati. Noi siamo dalla vostra parte.
SALUTI OPERAI DALL’ILVA DI TARANTO
questo tipo di operai che mandano lettere infuocate ai giornali ma che poi in fabbrica tacciono e non lottano apertamente, anzi quando qualcuno denuncia e lotta realmente, tacciono ancora di più, anche noi li conosciamo bene.
la battaglia contro palombella in questa fabbrica l'ha fatta solo e sempre lo slai cobas per il sindacato di classe, la stessa fiom ha finto di farla ma ha firmato la gran parte degli accordi negli anni 2003-2009 insieme alla uilm proprio negli anni di ascesa e consolidamento del sig.Palombella.
L'azione fortemente incisiva dello slai cobas per il sindacato di classe porta Palombella a denunciare i dirigenti di questo sindacato per diffamazione con richiesta di un miliardo di risarcimento.. la causa gli andrà male , ma a fronte di questa intimidazione dirigenti fiom e attivisti allineati, tra cui abbondano questo tipo di operai anonimi, si guardano bene dall'uscire allo scoperto, consolidando tra gli operai l'idea che Palombella è troppo forte e che bisogna parlare zitti, zitti.
Lo slai cobas porterà poi in tribunale l'Ilva in una grande causa per truffa ed estorsione ai danni di 320 operai della nuova siet che in larghissima maggioranza si schiereranno con lo slai cobas. Altribunale Palombella sarà chiamato come testimone a favore dagli avvocati di RIVA.
Cercherete invano un comunicato fiom o RSU fiom che denunci il fatto..
E l'elenco potrebbe continuare a lungo..
Palombella deve le sue fortune all'Ilva di taranto .. e anche al tipo di operai che scrivono lettere a operai contro ma non lo hanno combattuto.
Infine è facilissimo essere solidali con gli operai fiat mirafiori, ma ci si guarda bene dal fare qualcosa di serio all'ILVA, dove alcuni punti dell'accordo fiat sono già in atto frutto di accordi di Palombella, Fim e ...Fiom.
slai cobas per il sindacato di classe
taranto
Palombella nuovo segretario nazionale della uilm
il coronamento di una onorata carriera al servizio di Padron Riva
Palombella è il segr, prov. della Uilm Taranto eletto al congresso nazionale Uilm nuovo segretario nazionale, è divenuto in questi anni l'uomo forte del sindacato metalmeccanico all'Ilva di Taranto,
arrivando al 45% delle RSU, con un sindacalismo interno fondato sul rapporto di potere con la direzione dell'impresa, di cui è divenuto negli anni una sorta di portavoce tra i lavoratori.
A lui tocca ogni volta, ancor prima dell'azienda, giustificare scelte e decisioni aziendali, avallare cassaintegrazione ordinaria e straordinaria, creare allarmismo e ricatto occupazionale per far passare tutto in azienda, avallando e legittimando i piani del padrone ma conquistando per i lavoratori che lo seguono privilegi e piccoli risultati, determinandosi come sindacato serio che conosce i problemi, conta e li risolve in compatibilità stretta con i piani della azienda e il comando di fabbrica.
Alcune perle della sua attività
Due delegati fiom organizzano uno sciopero per la sicurezza, il reparto si ferma, l'azienda reagisce e licenzia i due delegati e colpisce altri sette lavoratori in sciopero.
Palombella organizza una dichiarazione di dissociazione di alcuni degli operai per isolare i due delegati e far passare i licenziamenti, i lavoratori lo smaschereranno e la manovra non passerà.
La nuova Siet - grande azienda dell'appalto ILVA - viene assorbita dall'Ilva ma i gli operai vengono dequalificati in un accordo capestro che fa perdere loro livelli e diritti - accordo firmato dai tre sindacati confederali e osteggiatp dallo slai cobas per il sindacato di classe.
Uilm primo sindacato alle rsu di fabbrica, all'atto del passaggio Palombella invita i lavoratori a firmare il contratto, pena il licenziamento.
L'accordo viene impugnato e lo slai cobas per il sindacato di classe con un esposto porta la vicenda a processo che in primo grado si conclude con una condanna per 4 anni per RIVA. Palombella testimonia a favore dell'azienda contro i 150 lavoratori nuova siet costituitisi parte civile.
A fronte delle ripetute accuse di collusione con l'azienda fatte dallo slai cobas per il sindacato di classe, Palombella denuncia i dirigenti cobas per diffamazione chiedendo 1 miliardo di danni.
Purtroppo per lui la querela viene archiviata, perchè quello dello slai cobas è legittimo diritto di critica.
Ultima perla: insieme alla fim la uilm firma un accordo per tagliare fuori dalla cig gli operai interinali e 600 di loro vengono buttati fuori.
Questi grandi meriti nel condurre una politica filo padronale, nella furibonda battaglia anti slai cobas lo portano alla segreteria nazionale della uilm
proletari comunisti
ro.red@fastwebnet.it
16-2-2010
Nessun commento:
Posta un commento