non bastavano i soldati italiani spostati a fare i mercenari in tutti gli scacchieri vicini alla guerra in corso Bosnia Romania e nel nuovo focolaio acceso di Kossovo/Serbia
non bastavano le manovre militari sempre più imponenti nel mar Jonio e nel mediterraneo con base Taranto, che vogliono trasformare in comando Nato.
Ora Biden chiama la servetta Meloni a schierare uno scudo aereo a Kiev che è come dichiarare che siamo in guerra contro la Russia nel cuore ‘dell’Ucraina - senza che lo abbia deciso nessuno e condiviso nessuno, con il parlamento ghigliottinato e secretato, con gli italiani che anche nei sondaggi dicono che non sono favorevoli alla guerra, se non i padroni delle multinazionali belliche Leonardo-Eni, tutelate e rappresentate dal ministro Crosetto, ingrassato di soldi e affari espliciti e impliciti
Dobbiamo denunciare e contrastare tutto questo - smuovere mari e monti, coscienze ed energie contro la guerra imperialista, contro l’Italia in guerra - innanzitutto nelle file proletarie popolari che pagano già tutto questo con carovita e bollette. Dobbiamo farlo innanzitutto dai territori dove ci sono le Basi militari interessate, le industrie belliche, i centri dei comandi Nato e del Ministero della difesa.
Proletari Comunisti 8 gennaio
Nessun commento:
Posta un commento