giovedì 12 gennaio 2023

pc 12 gennaio - Imperia Giustizia per Mussa Balde! presidio di solidarietà - Condanne a metà per gli assassini razzisti

Ventimiglia, tre condanne per la morte del migrante suicida dopo essere stato aggredito a sprangate

Per colpire il ragazzo, i tre avevano utilizzato anche il piedistallo di un posacenere che si trovava in strada, in via Roma. Scene riprese con il cellulare da un residente. Presidio di solidarietà fuori dal tribunale: c'erano anche Bruno Rossi e Franca Murialdo, i genitori di Martina Rossi

Imperia – Sono stati condannati a 2 anni di reclusione ciascuno, con sospensione condizionale, i tre ventimigliesi che il 9 maggio 2021 picchiarono un cittadino della Guinea di 23 anni, all’esterno di

un supermercato della città di confine. Per colpire il ragazzo, i tre avevano utilizzato anche il piedistallo di un posacenere che si trovava in strada, in via Roma. Scene riprese con il cellulare da un residente. Il filmato è stata la prova principale dell’indagine.

La vittima, Moussa Balde, venne poi trasferita nel centro di permanenza e rimpatrio di Torino dove, quattro giorni dopo, si tolse la vita. Il pm Matteo Gobbi aveva chiesto per gli imputati, Ignazio Amato, 29 anni, Francesco Cipri, 40 anni, e Giuseppe Martinello, 45, una condanna a 2 anni e 8 mesi, senza il riconoscimento delle attenuanti generiche. L’aggravante dell’odio razziale era già stata esclusa. Il giudice monocratico Marta Bossi ha accolto la richieste del difensore, l’avvocato Marco Bosio, di concedere le attenuanti generiche. «Una sentenza equilibrata», ha detto il legale dopo la lettura del dispositivo.

Prima dell’udienza, come accaduto in precedenza, davanti al tribunale di Imperia hanno manifestato gli attivisti di diverse associazioni che si occupano di tutela dei migranti, secondo i quali la morte di Moussa Balde è stata la conseguenza dell’aggressione avvenuta a Ventimiglia, e che quindi quello del giovane Guineano è stato un omicidio. Davanti al palazzo di giustizia, assieme agli attivisti, c’era anche Bruno Rossi, il padre di Martina, la  studentessa di Genova morta a vent’anni il 3 agosto 2011 cadendo da un balcone di un hotel di Palma di Maiorca in Spagna, mentre fuggiva da un tentativo di stupro.

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