lunedì 9 gennaio 2023

pc 9 gennaio - Il Parlamento nero, al servizio del governo Meloni, trasforma l'aula in fiera della reazione e del filo fascismo

 Una corrispondenza 

QUESTIONI DI PRIORITA' E INDECENTE PSEUDO GIORNALISMO

L’edizione di mercoledì ventotto dicembre del Secolo d’Italia contiene un articolo redazionale nel quale si dà conto dell’approvazione del decreto anti rave e delle reazioni di qualche politicante che siede tra i banchi della minoranza (volutamente nom utilizziamo il termine “opposizione”, visto che esso sottintende un atteggiamento assente in molti politicanti): l’intero scritto rappresenta una vergogna per il giornalismo italiano – anche per quello peggiore, come quello legato a certi personaggi – ma sono due i punti che, nel contesto, risultano particolarmente fastidiosi.
Il primo concerne il rimarcare, da parte della redazione romana di via della Scrofa 43, come la prima volta in cui fa adottato il sistema della ghigliottina fu in occasione della discussione sul decreto Imu-Bankitalia del 2014, voluta dall’allora presidente Laura Boldrini: pensiamo non ci voglia una mente superiore alla media per cogliere la differenza tra un provvedimento come quello testé citato e l’altro, volto a salvaguardare una norma non certamente urgente, tagliando 157 ordini del giorno per poterlo convertire in legge entro la scadenza.
Il secondo è il tono canzonatorio con il quale si reagisce all’intervento del deputato Angelo Bonelli, esponente dell’Alleanza Verde Sinistra, sbertucciato per aver osato ricordare che, prima di sanzionare soggetti come quelli che danno vita a feste musicali illegali, il Governo dovrebbe dare attuazione al doveroso sgombero dei suoi amichetti di Casa Pound Italia, da decenni ormai sottrattori di un bene pubblico – il palazzo capitolino di via Napoleone III 8 – dalla disponibilità dei cittadini onesti: una richiesta che evidentemente a questi pennivendoli dà molto fastidio; si devono vergognare.

Bosio (Al), 07 gennaio 2023

Nessun commento:

Posta un commento