Da Comitato Lavoratori delle Campagne
Riceviamo e diffondiamo queste testimonianze dall’hotspot di Taranto: immagini e voci che si commentano da sole. Questo luogo aberrante, istituito nel 2015 a seguito degli infami accordi UE-Turchia per il contenimento dei flussi migratori, è stato negli anni teatro di costanti abusi (detenzione di minori, detenzione in container adibiti a CIE/CPR, detenzione di persone regolari respinte alle frontiere interne dell’Unione, mancata tutela legale, condizioni igienico-sanitarie inumane…) ma anche di ripetute proteste. A fronte di una capienza dichiarata di 400 persone, oggi ne detiene un migliaio, stipate nelle condizioni raccontate in questo video. Paradossalmente, la scorsa estate le stesse condizioni erano emerse dagli interventi di varie forze reazionarie (tra cui il SAP e la Lega), ovviamente con ben altri fini. Eppure la situazione è rimasta immutata, anzi sembra essere peggiorata. La nostra massima solidarietà a chi lotta contro questa e contro ogni forma di galera! Tutt* liber*!
LO SLAI COBAS CHIEDE A PREFETTO E SINDACO DI INTERVENIRE
Al Sindaco di Taranto
Al Sig. Prefetto di Taranto
epc al direttore generale Comune Taranto
agli organi di stamp.
TA. 10.1.23
Nella giornata di ieri è pervenuto allo Slai cobas questo video/testimonianza/appello di immigrate che
stanno nell'hotspot di Taranto, in cui vengono denunciate dai migranti le condizioni di sovraffollamento, la mancata tutela legale, condizioni igienico-sanitarie inumane, ecc.:Lo giriamo agli organi competenti perchè intervengano immediatamente, controllino e mettano fine a queste gravi situazioni denunciate.
Noi siamo molto contenti sempre che la nostra citta' e le Istituzioni
accolgano i migranti, ma le loro condizioni di alloggio/no
sovraffollameto, del mangiare, condizioni igieniche, diritti devono
essere salvaguardate. Dopo le tremende sofferenze che hanno dovuto
subire nei viaggi, alcuni nei campi lager, devono essere accolti nella
nostra citta' con tutta l'umanita' necessaria.
Anche in passato la scrivente aveva segnalato pesantissime condizioni
di vita presenti nell'hotspot, ma la situazione evidentemente non è
cambiata e temiamo peggiorata.
A Taranto vi sono strutture libere in cui donne, bambini, uomini
immigrati potrebbero stare degnamente. Chiediamo che si attrezzino,
anche perchè sono prevedibili altri arrivi.
Invitiamo, pertanto, a intervenire e dare subito risposta a questo appello.
In attesa di notizie
SLAI COBAS per il sindacato di classe
Calderazzi Margherita
per com. slaicobasta@gmail.com WA 3519575628/ tel. 3475301704
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