mercoledì 11 gennaio 2023

pc 11 gennaio - Che miseria Rifondazione comunista - una corrispondenza condivisibile

RICOMINCIA IL PIANTO ISTERICO

Per il secondo anno consecutivo Rifondazione è esclusa dai privilegi concessi ai partiti politici borghesi – la possibilità di accedere al finanziamento tramite il versamento del due per mille, della base imponibile della dichiarazione dei redditi dei cittadini, ed alla detraibilità delle elargizioni ricevute dagli stessi soggetti – e nuovamente parte il pianto isterico della dirigenza.

Secondo il segretario Maurizio Acerbo – che, il cinque gennaio, firma un intervento sul sito della compagine rc – sarebbe «un colpo durissimo per il nostro partito e una palese ingiustizia visto che noi veniamo esclusi mentre formazioni che hanno ottenuto assai meno voti di noi, ma sono dentro i due poli principali, non hanno problemi».

Non siamo affatto d’accordo con quanto sostenuto dal politicante pescarese: non sappiamo a chi si riferisca di preciso quando punta il dito contro compagini che, a suo dire, avrebbero raccolto meno consensi rispetto a quelli racimolati dalla sua, ma un fatto è del tutto pacifico: Rifondazione, alle ultime elezioni, non ha ottenuto alcun eletto.

Questo è avvenuto per due ordini di motivi: non solo il cartello all’interno del quale si trovava ha ottenuto un risultato risibile che non gli ha permesso di superare la soglia di sbarramento, ma non è neppure accettabile che il successore di Paolo Ferrero intesti alla sua conventicola l’intero risultato dell’Unione Popolare con De Magistris.

Vorremmo sapere in base a quale criterio l’ex segretario regionale abruzzese rifondarolo ha la faccia di tolla di sostenere di aver conseguito maggiori consensi rispetto a chicchessia: soprattutto in considerazione del fatto che le liste erano bloccate, e non era possibile esprimere la preferenza per l’uno o per l’altro candidato.

Bosio (Al), 10 gennaio 2023
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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