Michele Giorgio | nena-news.it
18/06/2018
La milizia guidata da Ibrahim al Jadharn ha occupato i terminal di Ras Lanuf e Sidra. Droni Usa colpiscono al Qaeda, con Trump gli Stati Uniti sempre più impegnati nel paese
Sono decollati con ogni probabilità da una base aerea in Sicilia i droni americani MQ-9 Reaper che hanno di nuovo colpito in Libia ).
Da quando si è insediato alla Casa Bianca Donald Trump, gli Stati Uniti hanno condotto in Libia almeno 11 raid aerei. E decine di militari americani, membri di unità speciali, addestrano e di fatto
guidano formazioni armate alleate del governo di accordo nazionale del premier Fayez al Sarraj. Nel frattempo riesplode la faida per il controllo delle risorse petrolifere.
La milizia guidata da Ibrahim al Jadharn, l'ex comandante della Guardia petrolifera libica (Pfg), ha occupato i terminal di Ras Lanuf e Sidra, nella Libia nordorientale, dopo aver lanciato un attacco nell'area nota come la "Mezzaluna petrolifera", una vasta area di giacimenti che rappresentano oltre i due terzi della produzione petrolifera della Libia e che è sotto il controllo del parlamento Tobruk. La National Oil Company (Noc), la compagnia petrolifera statale ha chiesto ad al Jadharn di ritirarsi, sottolineando che a causa dei combattimenti in corso da giovedì il deposito di stoccaggio nel terminal di Ras Lanuf è stato gravemente danneggiato.
Haftar aveva preso il controllo di Ras Lanuf e Sidra consentendo la loro riapertura dopo un lungo blocco. Ora è pronto al contrattacco per sbaragliare i miliziani – ai quali si sono unite le Brigate di Difesa di Bengasi – ma non avrà vita facile. Il grosso dei suoi uomini è impegnato nella battaglia per il controllo della città costiera di Derna che infuria da tre settimane. Per questo la risposta all'occupazione dei due terminal petroliferi è arrivata dal cielo, con bombardamenti aerei.
Già lo scorso marzo le truppe fedeli ad Haftar furono impegnate per 10 giorni in combattimenti durissimi contro la stessa milizia. I combattimenti in corso a Derna sono ostacoli significativi ai piani delle Nazioni Unite di tenere elezioni il 10 dicembre. I combattimenti nei porti petroliferi sono un ricordo delle aspre divisioni che stringevano la Libia nella morsa.
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