Per la prima volta, il Partito
Comunista vince le elezioni amministrative. Per tutta la città i cittadini
scendono in strada a festeggiare, creando numerosi ingorghi e cortei di auto. A
via Foria una ragazza, Iolanda Palladino, sta tornando a casa con la sua 500
dopo avera raggiunto una cabina telefonica per chiamare il suo fidanzato.
Intanto un gruppo di fascisti esce dalla “Berta”, sede prima del
Msi ed ora di Casapound. I fascisti raggiungono la manifestazione e si
appostano sulle scalinate di via Michele Tenore, da lì lanceranno una
bottiglia molotov sulla 500 di Iolanda, che aveva il tettuccio
aperto. La ragazza scende dall'auto quando le fiamme l'hanno già ricoperta e
trasformata in una torcia umana. Quando
alcuni passanti la soccorrono e la portano in ospedale, Iolanda è completamente ustionata. Dopo
essere stata trasferita al centro
ustioni di Roma, muore il 21 giugno dopo una lunga agonia, in cui rimane sempre cosciente.
I tre attentatori Umberto Fiore, Giuseppe Torsi e Bruno Torsi
vengono arrestati
dopo una breve latitanza e condannati a pene non superiori ai 6 anni. Successivamente entreranno nel gruppo terrorista dei Nar.
dopo una breve latitanza e condannati a pene non superiori ai 6 anni. Successivamente entreranno nel gruppo terrorista dei Nar.
Il 24 a Napoli nella basilica si
svolgono i funerali di Iolanda. Vi partecipano migliaia di persone, tra cui
moltissimi operai dell'Alfasud e tanti antifascisti napoletani, che durante il
funerale e durante il trasporto al
cimitero salutano Iolanda con cori antifascisti e corone di fiori.
Durante il percorso del
corteo funebre verso il cimitero, alcune
migliaia di antifascisti, si dirigono prima in via San Giovanni e poi
in via Foria, dove c'è la sede missina a
cui appartengono gli assassini di
Iolanda.
In via San Giovanni,
viene divelta e danneggiata un'insegna
dell'Msi, poi in via Foria il corteo viene caricato duramente dalla polizia.
Il segretario della sede degli assassini era allora Michele
Florino; oggi quella sede di assassini e razzisti non è più del MSI bensì di
casapound, ma il nome della segretaria è sempre lo stesso. Emmanuela Florino è
la degna figlia di suo padre. Una
tradizione di razzismo, infamia e
vigliaccheria che si tramanda da generazioni.
In occasione dei funerali di Iolanda, Michele Florino e i gli
altri fascisti infangarono la memoria di Iolanda esponendo uno striscione
provocatorio che recitava “Solo Dio può fermare la volontà fascista, gli uomini
e le cose no”. La polizia caricò duramente il corteo che rimosse quello
scempio. Proprio come allora, anche oggi i fascisti di casapound hanno
dimostrato di non avere alcun rispetto per vita. Mentre era in corso
l’iniziativa in ricordo di Iolanda, hanno fatto capolino dalla loro sede e,
sempre nascosti dietro i cordoni della celere, hanno cominciato a intonare cori
vergognosi.
Già due anni fa apponemmo una targa dedicata alla memoria di
Iolanda ma i fascisti di casapound la hanno rimossa, dimostrando il loro
disprezzo per la vita e l'umanità.
Possono rimuovere tutte le targhe ma non potranno mai cancellare
la memoria e il desiderio di giustizia che vive dentro ognun* di noi.
Una nuova Resistenza
attraversa le nostre strade.
Una resistenza che
porta nel cuore il nome di Iolanda Palladino.
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