Appello per una Settimana
Internazionale di Azione 2-9 Aprile 2016
Libertà incondizionata per tutti
i prigionieri politici in India!
Solidarietà con tutti i
prigionieri politici del mondo!
Stop Green Hunt, stop alla Guerra
e agli attacchi aerei contro il popolo!
Sostenere la guerra popolare in
India!
In India sono più di 10.000 i
prigionieri politici che languiscono nelle carceri. Sono dirigenti, quadri e
membri del PCI (maoista) e dell’Esercito Popolare Guerrigliero di liberazione
(PLGA), abitanti dei villaggi adivasi che hanno resistito all’evacuazione
forzata; contadini che hanno lottato contro i protocolli di intesa firmati da
governi e multinazionali per sfruttare il popolo e continuare il
saccheggio imperialista delle risorse naturali; attivisti delle minoranze nazionali organizzati contro la minaccia crescente del fascismo indù; intellettuali come il Dr Saibaba, artisti, studenti e membri di altre organizzazioni democratiche, colpevoli di stare dalla parte del popolo a fronte della guerra al popolo scatenata dallo Stato indiano; donne del popolo, femministe unitesi per ribellarsi contro la galoppante escalation di stupri, spesso commessi da forze armate e di polizia e squadre fasciste paramilitari spalleggiate dallo Stato. Nelle prigioni i detenuti subiscono ogni tipo di abuso, torture, negazione della libertà su cauzione, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, aggressioni brutali e le punizioni in isolamento totale, e sempre più spesso le detenute sono violentate.
saccheggio imperialista delle risorse naturali; attivisti delle minoranze nazionali organizzati contro la minaccia crescente del fascismo indù; intellettuali come il Dr Saibaba, artisti, studenti e membri di altre organizzazioni democratiche, colpevoli di stare dalla parte del popolo a fronte della guerra al popolo scatenata dallo Stato indiano; donne del popolo, femministe unitesi per ribellarsi contro la galoppante escalation di stupri, spesso commessi da forze armate e di polizia e squadre fasciste paramilitari spalleggiate dallo Stato. Nelle prigioni i detenuti subiscono ogni tipo di abuso, torture, negazione della libertà su cauzione, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, aggressioni brutali e le punizioni in isolamento totale, e sempre più spesso le detenute sono violentate.
Nonostante le feroci condizioni
di detenzione, i prigionieri resistono e lottano con spirito rivoluzionario e
trasformano le oscure galere in cui sono rinchiusi in un fronte di lotta contro
l’ascesa del fascismo in India e il regime indiano.
La lotta per la loro liberazione
incondizionata è un compito urgente per tutte le forze di solidarietà ed è parte
integrante del sostegno, per la vittoria della guerra di liberazione.
Le classi dominanti stanno sempre
più trasformando l’intera India in una “prigione dei movimenti popolari”. Le
classi dominanti indiane, sotto la guida e con l’assistenza degli imperialisti,
hanno lanciato a livello sub-continentale un’offensiva su più fronti e
denominata “Operazione Green Hunt”. Si pretende che questa abbia come bersaglio
l’eliminazione del movimento maoista, ma in realtà prende di mira e punta a
sopprimere ogni autentica rivendicazione democratica del popolo. Migliaia di
rivoluzionari, dirigenti e militanti di organizzazioni di massa e democratiche
sono stati assassinati, torturati e messi in carcere. Incriminati per false
accuse, molti di loro scontano pesanti condanne, in forza delle leggi draconiane
adottate dai governi centrali e statali, che marchiano i dirigenti popolari i
protagonisti di lotte come “elementi anti-nazionale o terroristi”.
La crisi economica e finanziaria
del sistema imperialista continua ad aggravarsi, così come continuano ad
intensificarsi le aggressioni imperialiste e le guerre reazionarie. In questa
situazione, nell’agenda del governo Braminico fascista del BJP di Modi hanno la
massima priorità l’annientamento al più presto della lotta maoista, dei neonati
organi politici di potere popolari, i Krantikari Janatana Sarkar (comitati
rivoluzionari popolari) e il saccheggio delle ricchezze naturali del paese il
più velocemente possibile e a ogni costo. Modi, che è il primo servo delle
grandi aziende nazionali ed estere, ha non solo avviato ma anche aggressivamente
applicato la terza fase dell'operazione Green Hunt. È in questo contesto che si
collocano gli attacchi armati aerei contro le regioni adivasi pianificati dal
regime di Modi.
I maoisti indiani fanno appello a
tutti i partiti e organizzazioni rivoluzionarie, alle organizzazioni della
solidarietà internazionale, alle organizzazioni dei lavoratori, agli
intellettuali progressisti e democratici, agli operai contadini, studenti,
giovani, artisti, scrittori, scienziati, ambientalisti, insegnanti, a far
sentire la loro voce contro la decisione di scatenare attacchi aerei sulle aree
abitate in maggioranza da adivasi, a scendere in piazza e protestare. Neanche la
più brutale repressione potrà mai fermare la guerra di liberazione delle masse
indiane, anzi, questa deve estendere la solidarietà politica e morale con la
guerra popolare.
Il Comitato Internazionale
Sostegno alla Guerra Popolare in India lancia una Settimana Internazionale di
azione in tutto il mondo, dal 2 al 9 aprile 2016.
In questa settimana tutte le
iniziative esprimeranno la solidarietà con tutti i prigionieri politici nelle
carceri dell’imperialismo e dei regimi reazionari, a sostegno di tutte le lotte
per la loro liberazione.
Comitato Internazionale di
Sostegno alla Guerra Popolare
in India - csgpindia@gmail.com
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