Petrobras, sindacati: “Pronto piano di dimissioni volontarie per 12mila dipendenti, il 15% del totale”
Quanto al fronte giudiziario, il magistrato brasiliano Gilmar Mendes, il giudice della Corte suprema che di recente ha annullato la nomina di Lula come ministro del governo della presidente Dilma Rousseff, parlando da Lisbona ha dichiarato di aver “già parlato di un modello di governo cleptocratico che non siamo stati capaci di evitare. Sarebbe stato auspicabile che la Corte dei conti, la polizia e la procura avessero interrotto prima questo quadro di corruzione”. Mendes si è scagliato contro la “cleptocrazia“, un modello di governo estremamente corrotto, che dice contraddistingua il Brasile da quando il Partito dei lavoratori (Pt) di Rousseff e Lula è al potere. Il magistrato ha citato “l’installazione nell’esecutivo di un sistema di corruzione, da 14 o 15 anni”, vale a dire da quando Lula fu presidente. Ha anche ammesso che il sistema politico brasiliano era già “viziato” prima dell’arrivo del Pt al potere, ma ha sottolineato che un tale “sistema, come per esempio con Petrobras, prima non c’era”. Mendes si è poi congratulato con le autorità brasiliane, dicendo che “stanno mettendo fine a questo panorama di corruzione”, riuscendo a “indagare e punire i responsabili” di scandali come il Lava Jato.
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