Mentre Renzi e i suoi bugiardi ministri, che avevano detto tempo fa
"armiamici e partite" per andare subito a fare la guerra in Libia
ubbidendo agli Usa ma andando volentieri per riavere il loro posto al
sole soprattutto per i grossi interessi economici in zona, e che poi,
verificando che sulla guerra era ancora da realizzare una compattezza
dei partiti, avevano fatto una momentanea retromarcia, con dichiarazioni
opposte al giorno prima, fatte con "la mano sul cuore", ora da alcune
notizie sappiamo che la preparazione all'intervento armato in Libia in
realtà sta, nel silenzio, andando avanti.
E'
di ieri la notizia, apparsa su un quotidiano locale di Taranto che alle
isole Cheradi la Marina militare sta effettuando esercitazioni in
preparazione del possibile sbarco in Libia.
Queste notizie sono anche nel sito della Marina Militare.
Si
tratta, come dicono, di vere e proprie "prove di guerra", svolte tra
gennaio e marzo nello Ionio da un nucleo della Compagnia Nuotatori
Paracadutisti del San Marco: fucilieri della Marina e un sottomarino
della classe Todaro simula una operazione lungo le coste, in un contesto
ostile. E si legge "uno scenario che potrebbe essere affrontato dalle
nostre forze armate nel caso di un intervento in Libia".
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