Lettera sulle condizioni attuali di detenzione di Saibaba
Il Dr.G. Ramadevudu, fratello di
Saibaba, lo ha recentemente visitato nella prigione centrale di
Nagpur recente. È stati testimone delle condizioni dei particolari
scioccanti delle condizioni da tortura cui il fratello è sottoposto
in carcere, dove Saibaba sta lottando per la sua vita. Gli viene
negata l’assistenza medica elementare, nonostante le Ordini del
Tribunale in questo senso e in spregio alla grande indignazione
espressasi in tutto il paese contro il trattamento disumano che
riservato a Saibaba in prigione. Se non si riprendono le terapie
d’urgenza e sarà ancora costretto a condizioni carcerarie ostili i
disturbi crescenti di Saibaba metteranno presto in pericolo la sua
vita. Ramdev lo ha trovato molto stanco e debole. Le autorità della
prigione dal 25 dicembre 2015 a oggi non gli hanno fornito alcun
trattamento medico, nonostante i medici a Delhi avessero consigliato
di continuare i trattamenti in corso per sostenere la funzione del
sistema nervoso della spalla sinistra. Attualmente sta assumendo solo
i farmaci autorizzati dalla direzione del carcere al momento del suo
arresto. I medici dell'infermeria del prigione neppure rispondono
alle richieste. Negli ultimi 40 giorni, gli hanno solo controllato 3
volte la pressione sanguigna.
Tutti i supporti che gli erano stati
forniti in carcere per effetto delle precedenti ordinanze del
tribunale sono stati sospesi. Le autorità hanno comunicato che
occorre che ottenga dal tribunale nuove ordinanze analoghe. Saibaba
ha scritto lettere al sovrintendente per le carceri e al Giudice di
sorveglianza di Gadchiroli per informarli le sue difficoltà. Non vi
stata è alcuna risposta da parte delle autorità carcerarie. La
corte non si è ancora pronunciata su nessuna delle istanze avanzate
dalla pubblica accusa.
A causa dell’interruzione delle
terapie, il dolore lancinante alla spalla sinistra è ancora
aumentato. I tre muscoli della spalla, che stavano rispondendo ai
trattamenti effettuati a Delhi, sono ormai tornati alla condizione
precedente. Il miglioramento nei movimenti laterali della mano
sinistra sono regrediti in assenza di ulteriori terapie.
Il danno ai nervi della spalla sinistra
si sono aggravati e potrebbero causare ulteriori invalidità
permanenti se non si prosegue la terapia. La gamba destra appare
indebolita. L'articolazione dell'anca ora duole continuamente e
questo è una nuova complicazione. Per questo non riesce a sederci
che per poco tempo. Il problema alla cistifellea sembra recidivare, e
quindi la difficoltà a digerire il cibo. Ha di nuovo difficoltà a
urinare, segno di ricaduta delle patologie renali.
La testimonianza del DR Ramdev è
scioccante e ancora una volta rivela le torture persistenti cui
Saibaba è soggetto in carcere. La situazione medica di Saibaba si
farà estremamente grave e se non le terapie non riprendono il prima
presto possibile, con disturbi che ne metteranno a pericolo la vita.
L'atrofia muscolare progressiva alla mano sinistra era in cura e in
graduale recupero quando Saibaba era libero su cauzione. Se questo
trattamento non viene ripreso i suoi muscoli saranno danneggiati
senza possibilità di recupero. Essendo costretto su sedia a rotella
con disabilità al il 90%, la vita quotidiana di Saibaba dipende
pesantemente dalle sue mani, e una di queste è stata devastata dalla
durezza delle condizioni e la crudeltà delle autorità carcerarie.
Dobbiamo mobilitarci collettivamente perché a Saibaba sia concessa
immediatamente la libertà su cauzione per motivi di salute, in modo
che i trattamenti possano subito riprendere.
Vasantha Kumari A S
Parlamentare europea propone interrogazione alla Commissione Europea sul caso del Dr. Saibaba
Lidia Senra, membro del Parlamento
Europeo per la Sinistra Alternativa Galiziana (GLE), ha presentato
un’interrogazione alla Commissione europea in merito alla
situazione del professor GN
Saibaba e la posizione dell'UE in proposito, nonché sulle vessazioni contro la nota scrittrice Arundhati Roy.
Saibaba e la posizione dell'UE in proposito, nonché sulle vessazioni contro la nota scrittrice Arundhati Roy.
Qui di seguito un estratto del
comunicato ufficiale da Lidia Senra:
Questa settimana la GLE ha
registrato una interrogazione parlamentare da sottoporre alla
discussione della Commissione Europea sulla partnership commerciale
con i paesi poveri. Il governo indiano, con i quali l'UE mantiene
diversi accordi commerciali, dal 2009 sta portando avanti
un'operazione militare e paramilitare chiamata Operazione Green Hunt,
in nome della quale si espellono e imprigionano in campi di
detenzione le popolazioni tribali di territori ricchi di importanti
risorse naturali. Le multinazionali calcolano avrebbero profitti per
oltre 80 milioni di euro de potessero sfruttare, senza intralci da
parte della popolazione, tutte queste risorse.
Dr. GN Saibaba, attivista
internazionale per i diritti umani, professore presso il Ram Lal
Anand College della Delhi University, ha difeso pubblicamente i
diritti umani dei Dalit e degli Adivasi ed ha partecipato a campagne
contro la Operazione Green Hunt. Soffre una disabilità fisica al 90%
ed è costretti su una sedia a rotelle ma, per quanto assurdo che
possa sembrare, è accusato di essere "pericoloso maoista".
Nel 2014-2015 è stato imprigionato per 14 mesi, senza che fosse
fornita alcuna prova contro di lui. Rilasciato su cauzione nel maggio
2015, a causa il drastico peggioramento in carcere della sua salute
(paralisi del lato sinistro, gravi danni a cuore, reni e colonna
vertebrale), nel dicembre l'Alta Corte di Bombay ha ordinato di
confinarlo nuovamente in carcere, e ha inoltre aperto un procedimento
contro la noto scrittrice indiana Arundhati Roy, autrice
dell'articolo "professore, prigioniero" (Outlook Magazine,
maggio 2015).
La paralisi quasi completa del Dr.
GN Saibaba aggrava l’impatto su di lui delle dure condizioni di
isolamento a cui è sottoposto. Si teme che la sua vita sia in
pericolo”.
Pertanto, la Sinistra Alternativa
Galiziano chiede alla Commissione Europea di esaminare in che modo il
governo indiano sta adempiendo all’obbligo di rispetto dei diritti
umani e di promuovere la pace, stabilito come condizione per l’
accordo di cooperazione strategica UE-India e i progetti comuni;
vogliamo anche sapere se l'UE sta valutando di choedere chiarimenti
al governo indiano in merito al caso del Dr. Saibaba e della signora
Roy.
Dichiarazione del Comitato per la Difesa e Liberazione del Cr GN Saibaba, dicembre 2015
È stato uno shock leggere la notizia
che l’istanza per libertà permanente su cauzione del dottor GN
Saibaba è stata oggi respinta dalla sezione di Nagpur dell’Alta
Corte di Bombay. Ciò che più indigna è che l'Alta Corte ha
revocato l’ordine di libertà su cauzione per Saibaba emanato dalla
sezione della Corte Suprema di Bombay presieduta dal giudice Mohit
affiancato dal giudice Shukre del 30/06/2015 (Criminal Application
No.785/2015), che gli aveva concesso la liberta provvisoria poi
prorogata dalla stessa Sezione fino al 31 dicembre 2015, per i
trattamenti necessari per le sue gravi condizioni di salute. Solo
dopo che tante voci di democratici avevano dato l’allarme per il
precipitare delle condizioni di salute di Saibaba, l'Alta Corte di
Bombay era intervenuta, sulla base di una lettera indirizzata al
presidente della Corte Suprema da un’attivista di nome Purnima
Upadhyay. Quella lettera, convertita suo moto dall'Alta Corte
in un Contenzioso di Interesse Pubblico, ha ottenuto che al dottor
Saibaba fosse concessa la libertà provvisoria su cauzione.
Interrompendo i trattamenti in corso, la nuova sentenza del giudice
unico della Sezione di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay ha disposto
il rientro in carcere del dottor Saibaba entro 48 ore! L'ordinanza
precisa inoltre che nel caso si rifiuti di farlo, sarà arrestato
dalla polizia.
Dr GN Saibaba – paziente costretto su
sedia a rotelle con un 90% di disabilità, professore di letteratura
inglese presso il Ram Lal Anand College della Delhi University – è
attualmente sottoposto a terapia, dopo essere stato rilasciato su
cauzione per motivi di salute. Le condizioni estreme di detenzione in
una delle famigerate celle Anda del carcere di Nagpur hanno
ulteriormente aggravato i suoi molteplici problemi di salute.
L'estrema insensibilità delle autorità carcerarie in aggiunta allo
spirito di vedetta dell’apparato burocratico sotto la regia del
governo centrale hanno trasformato le complicazioni cliniche in una
minaccia per la sua vita. È la riprova del livello di crudeltà con
cui una persona diversamente abile è trattata in carcere!
Dopo il suo rilascio su cauzione, il
dottor Saibaba è stato in cura presso diversi ospedali di Delhi per
molteplici problemi di salute relativi al cuore, midollo spinale,
reni, cistifellea e spalla sinistra (che era in carcere si era
totalmente defunzionalizzata causa atrofia muscolare). La terapia cui
Saibaba deve essere sottoposto è ben lungi dall'essere conclusa e
anzi deve continuare con medici specialisti disponibili solo a Delhi.
Tutti i medici che lo hanno in cura lo hanno confermato. In questa
situazione, la revoca della libertà su cauzione e il ritorno in
quello stesso carcere ostile incideranno gravemente sulle sue
condizioni di salute, probabilmente rendendo irreversibili quelle
complicazioni. Dunque, in questa situazione, la revoca della libertà
su cauzione è inaccettabile e disumana.
Oltre a essere disumana e crudele, essa
mette ancora una volta a nudo l'intolleranza dello stato indiano
verso qualsiasi voce di dissenso. Il fatto che arrivi a rinchiudere
ancora una volta in una cella anda un professore disabile al 90%,
recentemente rilasciato in condizioni quasi mortali fa indignare
profondamente. La preordinata campagna di criminalizzazione condotta
dai principali media, le spettacolarizzate irruzioni della polizia
nella sua residenza all’interno della Delhi University, il suo
sequestro da parte della polizia del Maharashtra e la successiva
incarcerazione nel maggio 2015 erano tutte parti di un disperato
tentativo di mettere a tacere il dissenso. È parte della brutale
guerra dello Stato indiano contro le popolazioni tribali dell’
India centrale e orientale, nome in codice Operazione Green Hunt.
Vogliono far tacere una delle voci più importanti ed efficaci contro
Green Hunt e le politiche antipopolari dello stato indiano travestite
da “sviluppo”. L'interruzione dei trattamenti medici, che già lo
hanno portato sul punto di morire in carcere, mostra la disperazione
con cui lo stato vuole mettere a tacere le voci del dissenso.
I chiari passi della tendenza al
fascismo di Stato sono ancora una volta messi a nudo dalla sentenza
dell'Alta Corte che, oltre a revocare l’istanza di libertà su
cauzione per Saibaba, ha anche ordinato di procedere per il reato di
oltraggio contro Arundhati Roy, per il suo articolo contro
l'incarcerazione di GN Saibaba intitolato “Professor, POW”
pubblicato sulla rivista Outlook il 18 maggio 2015. L'Ordine ha
emesso verso l’autrice un avviso di azione per oltraggio alla
Corte, da dibattere il 25 gennaio 2016. Condanniamo questo inaudito
attacco alla libertà di parola e di espressione.
Infine, è davvero inquietante che,
mentre a tutti gli altri cinque coimputati di GN Saibaba nello stesso
procedimento è già stata concessa la liberta su cauzione ordinaria,
a un professore disabile al 90% questa sia negata. Condanniamo senza
esitazione il rigetto dell’istanza di liberta permanente cauzione
per GN Saibaba e l'annullamento del precedente provvedimento di
scarcerazione e facciamo appello a tutti i democratici e progressisti
a schierarsi contro questa parodia di giustizia. Dobbiamo tutti, con
ogni e mezzo possibile, assicurare che il Dott GN Saibaba non sia
nuovamente incarcerato. Mentre il fascismo stringe i suoi tentacoli
per soffocare le nostre voci, in casi come questo non possiamo
accettare che questa ingiustizia venga perpetrata in nome della legge
e sotto l'egida della democrazia.
Hany Babu, Professore Associato,
Università di Delhi
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