Fidarsi di padroni e sindacati confederali produce sorprese
Sestri Levante - L’amara sorpresa, per i
dipendenti di Fincantieri in cassa integrazione, è arrivata all’apertura
della busta paga: nel cedolino mancava una voce, quella del cosiddetto
“anticipo di cassa”. «E sono soldi –– In busta si sono trovati così con 7-800
euro». La protesta dei lavoratori si è subito trasformata in un’ora di
sciopero, dalle 9 alle 10 di ieri, e la rabbia si è trasferita negli uffici
dirigenziali dello stabilimento di Riva Trigoso. «I vertici ci hanno detto
che senza accordo sindacale non erogano l’anticipo di cassa integrazione
Diciassette, a oggi, i dipendenti in cassa integrazione,
numero che poteva essere più alto – fino a 35 – ma che l’azienda, rivendica, è
riuscita fin qui a contenere in virtù di spostamenti di mansione, trasferimenti,
appalti portati all’interno. ». Il nodo dell’anticipo di cassa è chiaro: «È
l’Inps che paga per il mancato lavoro– ma di solito la
cassa integrazione viene anticipata dall’azienda stessa, che poi recupera il
denaro dall’istituto previdenziale. Non accade solo se un’azienda è in stato
prefallimentare. E non ci sembra il caso di Fincantieri».
Nessun commento:
Posta un commento